RAI: BELTRANDI, TROPPA CRIMINALITA’ IN TV PER NASCONDERE CRISI ECONOMICA
(ASCA) – Roma, 15 gen – Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del PD, ha presentato una nuova interrogazione in commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI per ribadire il ”diritto a conoscere correttamente i fenomeni che vengono rappresentati in TV, falsificando la realta”’. ”Nel terzo rapporto sulla sicurezza della Fondazione Unipolis sono stati pubblicati dati dai quali si desume chiaramente -spiega Beltrandi- come la sensazione di diffusa incertezza esistente tra la popolazione sia indotta artificialmente da una serie di informazioni sulla microcriminalita’. Nei tg ed i programmi di approfondimento questi temi vengono dilatati nei tempi di trasmissione in modo anomalo, il triplo rispetto ai paesi europei. Si legge infatti sul rapporto che ‘il divario tra la sicurezza reale e quella percepita e’ alimentato dal servizio dell’informazione televisiva italiana, che rappresenta un’eccezione tra i media europei”’. Beltrandi ritiene che ”tutto cio’ rappresenti un uso irresponsabile della televisione. Si impauriscono e confondono gli spettatori con continui messaggi negativi ed esagerati sulla mancanza di sicurezza quando i veri problemi, su cui e’ necessario informare correttamente per dare uno rappresentazione reale del Paese, come la crisi economica e sociale in atto, vengono quasi censurati, dedicandovi solo il 6 % del tempo di informazione”. ”Tutto cio’ avviene -osserva Beltrandi- nonostante le reali difficolta’ e priorita’ del Paese siano ben diverse, come ha correttamente individuato e argomentato il Presidente della Repubblica Napolitano, il quale ha dedicato molto tempo del suo messaggio di fine anno alle questioni economico sociali, sottolineate da passaggi molto significativi ed incisivi rispetto alla reale portata e gravita’ della crisi tutt’ora in atto. Dopo le annose e continue segnalazioni del movimento radicale sulla base dei dati forniti dal Centro di Ascolto radiotelevisivo ora c’e’ una verifica oggettiva ed ulteriore, fatta da un soggetto terzo, delle fondatezza delle denunce radicali”. Beltrandi sollecita quindi la Rai al rispetto delle regole della sua funzione di servizio pubblico. ”Di fronte all’evidenza dei fatti, i vertici Rai facciamo informazione corretta e completa, per aiutare a risolvere i problemi reali che ci affliggono, come la crisi economica. Oggi, invece -conclude Beltrandi-, c’e’ la tendenza a nasconderli preferendo alimentare paure fondate su presunte emergenze sicurezza”.