Per gli editori di giornali è ancora possibile guadagnare in un mondo digitale. Lo Alessandro Araimo, responsabile della sede di Londra di Value Partners e del centro di competenza Media. A sostegno della sua tesi, Araimo cita, tra gli altri, l’esempio del ‘Financial Times’, il quotidiano economico del gruppo britannico Pearson.
“Il ‘Financial Times'”, spiega Araimo, “ha spostato il proprio focus dalle news alla produzione di analisi e commenti, posizionandosi come un opinion maker di riferimento presso la propria audience target, che peraltro grazie ai nuovi media si è allargata sia geograficamente che demograficamente. La circolazione del cartaceo in Gran Bretagna è cresciuta nel 2009 del 15% a 417mila copie e gli utenti registrati su Ft.com del 211% a 1,4 milioni di cui circa il 60% sono utenti unici. Tale posizionamento ha permesso al ‘Financial Times’ di fare evolvere il proprio modello di business da una forma basata principalmente sulla pubblicità a una equamente distribuita tra pagamento di contenuti e advertising, con la prima componente che diventerà prevalente a partire dal 2012. Il digitale ha permesso una vera e propria esplosione dell’audience complessiva; il moltiplicarsi delle piattaforme di distribuzione rappresenta un’ulteriore opportunità di incrementare il numero dei lettori ed espandere il modello di business ‘freemium'”.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 402 – gennaio 2010