EDITORIA: FILIERA CARTA, SERVE PIANO INDUSTRIALE SERIO/ANSA
MALINCONICO,AFFRONTARE SUBITO CRISI, AGGIORNARE QUADRO NORMATIVO
ROMA
di Elisabetta Malvagna (ANSA) – ROMA, 26 GEN – Le difficoltà che attraversano i settori della Filiera della carta, dell’editoria, della stampa e della trasformazione sono drammatiche e richiedono urgenti interventi di politica industriale per alleviare una situazione di crisi che non ha precedenti nella storia economica dell’ultimo dopoguerra. A confermarlo sono le indicazioni emerse alla presentazione di ‘Carta, editoria, stampa e trasformazione – Quali effetti dalla crisi?’, studio annuale sulla situazione delle imprese della Filiera e delle proposte per il rilancio del settore, elaborato da Alessandro Nova della Bocconi di Milano. La crisi dell’editoria “é evidente” e “va affrontata subito”, ha detto il presidente della Fieg Carlo Malinconico nella conferenza stampa organizzata dalle Associazioni industriali che compongono la Filiera: Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg. Per uscirne, ha aggiunto il presidente degli editori, occorre “aggiornare il quadro normativo e legislativo. Il bilancio dello Stato ha risorse limitate, sarebbe sciocco e velleitario non farci i conti. Ma – ha osservato – la Filiera costituisce un volano che moltiplica le risorse private e pubbliche che vi sono investite”. “La crisi passerà , ma nell’editoria e nella carta stampata ci sono condizioni strutturali di debolezza. E’ un errore leggere tutto in termini di crisi”, ha detto Nova. Secondo i dati illustrati, è emerso che nel biennio 2008-2009, pur nel contesto di una crisi generalizzata che ha investito l’economia italiana e mondiale, le condizioni delle imprese che operano all’interno della Filiera si sono fortemente deteriorate, con una contrazione del fatturato complessivo del 14,2%. In valori assoluti, significa la perdita in un anno di circa 5,8 miliardi di ricavi. La forte riduzione dell’attività reale ha comportato un rilevante calo di valore aggiunto complessivo della Filiera, portando gli indicatori di redditività a valori minimi mai raggiunti in precedenza. Malinconico e Paolo Culicchi, presidente di Assocarta, hanno emtrambi manifestato la profonda preoccupazione per una situazione regressiva che richiede “urgenti ed efficaci misure di intervento” sia sul piano della domanda che su quello dell’offerta. “Manca una politica industriale seria – ha osservato Culicchi – Bisogna investire nelle tecnologie, altrimenti restiamo indietro. La mancanza di investimento ci porterà ad essere isolati in un panorama molto competitivo. Ma siamo già partiti da una situazione di debolezza congenita. Abbiamo prodotti di alta qualità nei macchinari, ma prima o poi la Cina ci copierà anche quelli”. I presidenti delle Associazioni hanno chiesto al Governo provvedimenti di impatto immediato come la detassazione degli utili incrementali investiti in pubblicità e il ripristino del credito di imposta sugli acquisti di carta. Se non si interverrà , i fattori di sofferenza delle imprese della Filiera sono destinati ad aumentare in misura esponenziale, con conseguenze drammatiche soprattutto sul fronte dell’occupazione.(ANSA).
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