TV:A FESTIVAL FRANCESE SI AFFERMA FICTION MADE IN ITALY/ANSA

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TV:A FESTIVAL FRANCESE SI AFFERMA FICTION MADE IN ITALY/ANSA
DUE PREMI PER ‘LO SCANDALO DELLA BANCA ROMANA’
Biarritz (Francia) 31 gen
(ANSA) – Biarritz (Francia) 31 gen – La bella affermazione della fiction di Stefano Reali ‘Lo scandalo della banca romana’ (Raiuno) alla 23ma edizione del Fipa, il festival internazionale della tv d’autore conclusosi ieri a Biarriz, costituisce un precedente importante per il modello televisivo italiano. La giuria presieduta dal grande scrittore marocchino Tahar Ben Jalloun ha infatti inteso enfatizzare il riconoscimento affiancando al Fipa d’argento per la serie televisiva, un secondo titolo di merito, l’oro, per la sceneggiatura firmata da Ippoliti/Purgatori/Reali. “E’ un mezzo miracolo – diceva nei giorni scorsi Stefano Reali – che un progetto del genere si sia potuto fare e che i dirigenti della Rai abbiano accettato il taglio di denuncia diretta e senza sconti con cui abbiamo ricostruito uno scandalo dell’Italia di ieri che parla al’Italia di oggi”. Oggi la giuria internazionale che premia il suo lavoro dimostra di aver trovato sintonia col pubblico italiano che a ‘Lo scandalo della Banca Romana’ ha dato un sostegno indiretto, ma forte, con gli indici d’ascolto della messa in onda, appena due settimane fa. Il doppio premio, dal canto suo, dovrebbe far riflettere sulle potenzialità  della migliore televisione italiana quando impiega le risorse del cinema al servizio di storie di forte realismo e presa ideale e civile. Non è infatti un caso che l’altro vincitore assoluto del 23mo Fipa (per la prima volta diretto da una donna e per di più italiana, Maria Teresa Cavina), sia il film per la tv ‘Clandestin’ diretto dal francese Arnaud Bedouet, premiato nel concorso parallelo con l’argento, il premio alla sceneggiatura e quello per la colonna sonora. E non è un caso nemmeno che i due Fipa d’oro assoluti nelle categorie film per la tv e serie televisive vadano rispettivamente al dramma sociale sulla perdita del lavoro ‘Anversa’ del danese Martijn Maria Smits e al realistico ‘Occupazione’ dell’inglese Nick Murphy che sceneggia le avventure d’ogni genere di un terzetto di soldati britannici cinque anni dopo la loro prima missione in Iraq nel 2003. “La selezione di quest’anno – commenta Teresa Cavina – non poteva che registrare l’ansia di realtà  che attraversa i migliori artisti televisivi ad ogni latitudine. Viviamo in un mondo d’immagini che spesso baratta il falso col vero e spetta quindi ai creatori restituirci emozioni autentiche e punti di vista originali sulla realtà  grazie alla loro arte. Sono felice che i giurati abbiano segnalato questo impegno della tv che va oltre le vecchie divisioni tra autorialità  e serialità  e mi fa ovviamente piacere che Francia e Italia siano nel palmares finale grazie ad opere di qualità “. Gli altri premi della rassegna hanno poi incoronato un documentario cinese (‘Padre e figliò) e uno francese (‘A mani basse sul risò) nei concorsi per le inchieste e i reportage dove l’autentica rivelazione è stato comunque l’israeliano ‘Sihat Hutz’ sulle cabine telefoniche di Tel Aviv. Peccato infine per Marco Paolini i cui ‘Miserabili’ (applauditissimi dal pubblico in sala) sono stati battuti sul filo di lana dal gran favorito di casa, il francese Cedric Klapisch, nella sezione ‘musica e teatro’. (ANSA).
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