TV: DECRETO; ROMANI, NESSUNA CENSURA AL WEB,CALABRO’ SBAGLIA
NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE AVVICINARE L’ITALIA A MODELLO CINESE
(ANSA) – ROMA, 2 FEB – Nessuna volontà di censurare Internet
né intenzione di avvicinare l’Italia al modello cinese: il
viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani, respinge le
critiche al decreto di recepimento della direttiva Ue in materia
di tv e web, sollevate tra gli altri anche dal presidente
dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni Corrado
Calabrò.
“Non sono d’accordo – ha spiegato Romani alla Camera, a
margine della riunione delle commissioni Trasporti e Cultura –
su molte delle osservazioni fatte da Calabrò. Sicuramente non
sul fatto che l’Italia possa essere paragonata a sistemi
autoritari come la Cina. Non abbiamo nessuna intenzione di
avvicinare il Paese a modelli di questo tipo”.
“La direttiva Ue – ha spiegato il viceministro – assimila le
web tv e il live streaming alla televisione: se il discorso di
Obama viene trasmesso in diretta via web, per fare un esempio,
é da considerarsi un programma televisivo”. Per Romani, “é
frutto di un malinteso affermare che il governo voglia censurare
Internet. L’unico problema che abbiamo posto riguarda lo
sfruttamento commerciale di video realizzati da terzi e resi
disponibili on demand: riteniamo che questo tipo di servizio
debba essere assimilato al video on demand tradizionale”.
Quanto alla cosiddetta ‘autorizzazione generale’ ai siti
Internet, “che ha fatto gridare allo scandalo – ha concluso il
viceministro – si tratta della possibilità di revoca
dell’inizio attività che viene affidata al governo, sulla base
di un regolamento stabilito dall’Autorita, nel caso in cui non
vengano rispettati i requisiti amministrativi”. (ANSA).