12 Feb 2010 08:28 CEST Mondadori: Costa, si punta sulla multimedialita’ (MF)
MILANO (MF-DJ)–Abbiamo dovuto affrontare molti scogli impervi e scivolosi nel 2009, che e’ stato l’annus horribilis per l’editoria”, ma Mondadori e’ riuscita a contenere i danni “grazie a quattro pilastri. Innanzitutto a fine 2008 abbiamo ceduto la Printing al gruppo Pozzoni, operazione che ci ha garantito una buona plusvalenza su quell’esercizio ma che avra’ effetti positivi gia’ a partire dal 2009 conseguenti alla riduzione delle tariffe per la stampa. Il secondo pilastro e’ stato un intervento sui costi operativi, facendo attenzione a non penalizzare la qualita’ del prodotto. E in questo ambito e’ in atto un importante piano di ristrutturazione organizzativa che nel triennio portera’ a una diminuzione del personale di oltre 600 unita’ in Italia tra prepensionamenti ed esodi incentivati”.
Lo ha spiegato Maurizio Costa, a.d. di Mondadori, in un’intervista a MF nella quale afferma che la societa’ ha “ristrutturato il debito guadagnando flessibilita’. Per questo e’ stato annullato il private placement del 2003 con investitori americani” e alla luce di tutto questo “credo che il peggio sia ormai alle spalle”. Nei prossimi mesi il gruppo di Segrate lavorera’ “sullo sviluppo dei nostri due business principali, libri e periodici, ma intendiamo rafforzare anche il settore radiofonico e consolidare la nostra presenza all’estero, puntando sulla multimedialita’ e sull’integrazione delle varie piattaforme”.
Il manager inoltre ha spiegato che per quanto riguarda i libri trade “bisogna coniugare l’ottima salute dell’editoria tradizionale con la necessita’ di presidiare il mercato dell’e-book; nell’anno entreremo in maniera importante in questo mercato. La scolastica, invece, vivra’ una significativa metamorfosi perche’ avremo i primi impatti della riforma Gelmini che impone lo sviluppo della didattica cartacea assieme a quella digitale; e’ una sfida che come editore dobbiamo cogliere perche’ il digitale diverra’ un elemento strutturale del settore”. Costa poi ha sottolineato che “nella scolastica assisteremo a un processo di concentrazione perche’ oggi oltre ai cinque-sei big del settore c’e’ una miriade di piccoli editori. Mondadori vuole essere protagonista di questo percorso” e il mercato “e’ solo domestico; per il settore trade valuteremo possibilita’ di crescita nei mercati dove siamo presenti, Italia e Spagna. Ma una riflessione va sicuramente fatta sulla Francia”.
“Sono allo studio nuovi progetti editoriali -ha detto l’a.d.- non saranno giornali di stampo tradizionale ma pluri-mediali. Perche’ ormai bisogna ragionare solo su sistemi declinati su piu’ piattaforme: carta, mobile e internet” e “anche la tv, magari il digitale terrestre, rappresenta una nuova via di comunicazione. Per alcuni brand, penso a Grazia, e per alcuni target si possono ipotizzare soluzioni di questo genere. Canali tematici sul satellite o il digitale sono un’opzione”. Sulla radio poi (R101, ndr), Costa ha affermato che “per noi quello puo’ essere un settore di ulteriore investimento. Mondadori e’ pronta a valutare dossier in Italia”, mentre la possibilita’ di un quotidiano “con lo scenario attuale non e’ piu’ una priorita’”. Parlando quindi di Grazia, il manager ha rivelato che “potremmo svilupparlo su altre piattaforme ma le posso anche rivelare che sul mio tavolo c’e’ la richiesta, avanzata da operatori americani, di lanciare il settimanale negli Usa. Stiamo valutando. Non le nascondo che sarebbe una sfida interessante anche se il mercato d’Oltreoceano e’ estremamente competitivo”. red/vz