PAR CONDICIO: FLORIS DA FAZIO, POLLAIO? INSULTI DA PREMIER
PAR CONDICIO: FLORIS DA FAZIO, POLLAIO? INSULTI DA PREMIER
DECIDE RAI SE E’ PER ME NON CI STO A POLITICI DECISI DA ALTRI
(ANSA) – ROMA, 14 FEB – Per Giovanni Floris, il conduttore di
Ballarò ospite stasera di Raitre a Che tempo che fa, la
definizione di “pollaio” usata da Berlusconi per definire
alcuni programmi di approfondimento “é un insulto nei
confronti dei partecipanti, perché implica che sono presenti
dei polli”.
“La politica può piacere o non piacere, ma non va pilotata
in base a quello che noi pensiamo che sia giusto essere. Il fine
– osserva Floris – è sempre quello di discutere dei fatti con i
politici. Se i politici che contano sono pochi è un problema di
classe dirigente – prosegue il conduttore di Ballarò – ma non
é che, come pensano con questo regolamento, i politici li fa la
televisione, non siamo la principessa che bacia il rospo. Se uno
va a Ballarò non è che per quello diventa importante, noi
chiamiamo chi è importante”.
Il conduttore di Ballarò ha infine precisato la sua posizione
personale: “Quello che farò dipende dalla Rai, dato che sono
un dipendente. E’ chiaro che se sono libero di poter condurre la
trasmissione conduco la mia, non mi va di passare la parola da
un candidato all’altro che io non ho scelto. Se è per me io non
la conduco, vediamo cosa dirà la Rai. Bisogna vedere anche se
succederà questo perché ci sono molte interpretazioni quindi
la legge potrebbe essere un regolamento che va contro la legge
stessa. Ad ora scompaiono queste trasmissioni perché vengono
invase da politici decisi in altro luogo e stabiliti per
sorteggio”.