RAI: PATTO BIPARTISAN PER IL CENTRO PRODUZIONE DI TORINO

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RAI: PATTO BIPARTISAN PER IL CENTRO PRODUZIONE DI TORINO
(AGI) – Torino, 15 feb. – Un “patto politico” bipartisan per la difesa e il rilancio del Centro di produzione Rai di Torino. A siglarlo, questa mattina, sono stati i rappresentanti delle istituzioni locali -Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino- e i parlamentari piemontesi di entrambi gli schieramenti, Stefano Esposito, Giorgio Merlo, Mimmo Luca’ e Osvaldo Napoli. L’iniziativa ha anche l’obiettivo di rilanciare e qualificare l’Orchestra Rai, le direzioni amministrative, l’Ict e il Centro Ricerche. “Attualmente”, si legge nel documento, “a Torino la produzione di maggior qualita’ e peso riguarda il settore dedicato ai ragazzi. Una specificita’ che caratterizza il Centro di Torino e che non puo’ essere svuotato, gia’ sin dai prossimi mesi, per scelte dei vertici di viale Mazzini”. Secondo i firmatari del patto, “la presenza della Rai a Torino rischia di essere sempre piu’ debole e sempre meno incisiva nel panorama nazionale del servizio pubblico radiotelevisivo. La riduzione della Rai Piemonte a mera sede regionale e’ dietro l’angolo e serve, adesso, una sterzata decisiva per invertire la rotta e rilanciare una struttura che resta essenziale per la stessa azienda”. Il patto e’ stato siglato a Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino. “Sono contento che un ‘matrimonio’ di tutte le forze politiche per il rilancio della Rai si celebri qui, nella sede della Provincia”, ha commentato il presidente Antonio Saitta, “non e’ la prima volta che ci troviamo a lanciare appelli per la nostra sede Rai, ma questa volta c’e’ una novita’ importante: il grido d’allarme e’ lanciato da entrambi gli schieramenti”. I parlamentari piemontesi, nel corso dell’incontro, hanno ricordato come negli ultimi vent’anni la sede Rai di Torino abbia subito un progressivo depauperamento delle sue risorse, sia con una riduzione del 50% di addetti sia con il trasferimento in altre sedi di attivita’ di produzione e ricerca, cui si aggiunge la recente notizia di un trasferimento su satellite delle produzioni dedicate all’infanzia e ai ragazzi. (AGI)
Cli/chc