Apc-Agcom/ Calabrò: No a fondo unico finanziamenti Autorità “Evitare soffocante omologazione fra Authority”
Roma, 10 mar. (Apcom) – Un fondo unico per i finanziamenti delle Autorità di vigilanza “sarebbe stato in palese contrasto con il diritto comunitario”. A dirlo è il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, nel corso di un’audizione alla Camera. Secondo Calabrò è “necessario che la materia del finanziamento delle Autorità indipendenti sia quanto prima riesaminata nel pieno rispetto del diritto comunitario, consentendo a ciascuna Autorità di avere con certezza adeguate risorse e di essere al contempo pienamente responsabile e trasparente nel loro efficiente utilizzo”.
“Il pooling delle risorse fra le Autorità , che fa convergere in un unico fondo le diverse fonti (contributi statali, ricavi di mercato, contribuzione per servizi), a prescindere dai criteri di amministrazione del pool – sottolinea il presidente dell’Autorità per le Comunicazioni – reciderebbe alla radice il legame finanziario diretto, proporzionale e trasparente che esiste fra regolato e regolatore. Con la conseguenza, a titolo di esempio, che il settore delle comunicazioni elettroniche potrebbe trovarsi a sostenere, a sua insaputa, i costi di un’Autorità diversa da quella settoriale”.
Per quanto riguarda le compentenze dell’Agicom e dell’Antitrust, Calabrò, rispondendo alla domanda di una parlamentare, ha precisato che ci sono delle sovrapposizioni, ma che “fino ad oggi non hanno comportato problemi per via della buona collaborazione” fra le due Autorità . E più in generale, a proposito del possibile riassetto delle Authotity, Calabrò ha osservato: “E’ vero che i principi fondanti della legittimazione delle Autorità indipendenti hanno trovato negli anni nelle relative leggi istitutive declinazioni varie che postulerebbero la migliore armonizzazione di alcuni criteri guida. Ma ritengo che comunque si debba evitare una soffocante omologazione di Autorità che per loro natura sono diverse per cultura, finalità , tipologie d’intervento”.
Gab
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