INTERNET: E’ GIA’ SCONTRO SU ‘FESTA PIRATA’ DI SABATO A ROMA
(AGI) – Roma, 17 mar. – Innanzitutto, dicono quelli del Movimento ScambioEtico, occorre evitare ogni confusione tra “la contraffazione e la ‘condivisione’ di opere dell’ingegno senza scopo di lucro. La prima danneggia i consumatori e la loro salute, oltre ad alimentare associazioni criminali; la seconda e’ pratica senza scopo di lucro per tutte le categorie sociali e per persone di ogni eta’, dagli 8 anni in su, che in base agli studi piu’ importanti, peraltro citati anche nel recente rapporto dell’AgCom sulle violazioni del copyright, ha un impatto benefico per il mercato”.
Di qui l’opposizione dei ‘pirati’, ma anche delle piu’ importanti associazioni di difesa dei consumatori del mondo e da ultimo del Parlamento europeo al segretissimo negoziato ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), che si propone una nuova regolamentazione internazionale della proprieta’ intellettuale e del copyright: “La reale opposizione ad ACTA da parte dei ‘netizen’ informati e consapevoli, e questo ‘Reptilia’ non ve lo dira’ mai – affermano quelli del Movimento ScambioEtico – e’ dovuta al fatto che le sue disposizioni violano la Convenzione universale dei diritti umani, la Convenzione europea sui diritti umani, e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. ACTA contiene disposizioni che limiterebbero o violerebbero il diritto alla privacy, il diritto ad un equo processo, la liberta’ di espressione e la liberta’ di informazione”. L’opposizione alle norme restrittive per Internet, su scala internazionale e nei singoli paesi, “riguarda quelle regole che violano i diritti fondamentali e i diritti civili”. E’ poi dimostrato che tutte le iniziative proibizioniste non hanno mai inciso “sostanzialmente sul fenomeno del ‘file sharing’, in quanto facilmente aggirabili da tecniche che iniziano a essere usate da bambini di 11 anni, ma – insistono dal Movimento ScambioEtico – possono instaurare un clima di ansia nell’utilizzo del mezzo e compromettere seriamente lo sviluppo futuro di Internet e il modo in cui esso verra’ usato dalle vecchie generazioni”.
Infine, “non e’ vero che esista una pura e semplice opposizione a qualsiasi regola: le soluzioni sono state proposte, ma sono sempre state boicottate. Esse si basano essenzialmente sulla compensazione degli autori tramite una serie di finanziamenti fra i quali gli schemi di finanziamento mutui, come le licenze estese collettive, il taglio dell’intermediazione parassita e la promozione di nuovi modelli di business basati su licenze di utilizzo delle opere slegate dal copyright”, per esempio GPL (General Public License) o il copyright flessibile Creative Commons. (AGI) Cav