29 Mar 2010 09:23 CEDT Tv: l’AgCom apre a Sky, ma Romani frena (Rep)
ROMA (MF-DJ)–Non e’ un vero via libera a Sky, quello che l’AgCom ha inviato lunedi’ scorso a Bruxelles, ma poco ci manca. L’Authority guidata da Corrado Calabro’ ha risposto alla Commissione Ue che ha chiesto alle Authority italiane interessate e ai maggiori operatori del settore un giudizio sul grado di apertura del mercato della pay-tv, della tv in chiaro e se sia ipotizzabile o meno anticipare in tutto o in parte la scadenza degli impegni presi da Sky sette anni fa, ai tempi della fusione Stream-TelePiu’.
Ovviamente, scrive Repubblica, Rai e Mediaset hanno detto di no senza esitazioni ad uno sconto a Sky sulle limitazioni operative (Mediaset potrebbe essere andata anche oltre e aver addirittura chiesto una ulteriore proroga delle limitazioni). La novita’ sarebbe la risposta dell’AgCom: si’ alla possibilita’ per Sky di acquisire fin da ora frequenze terrestri, ma solo per trasmettere canali in chiaro. Per i canali a pagamento il limite resterebbe quello attuale di fine 2011.
Ma c’e’ un altro aspetto da sottolineare, in quanto se Bruxelles dovesse adottare la posizione espressa dall’AgCom, si verificherebbe un contrappasso nei confronti del viceministro per le Comunicazioni Paolo Romani, che e’ in ritardo di almeno sei mesi nell’indizione del “beauty contest” per l’assegnazione delle cinque frequenza tv liberato dal passaggio dei network al digitale e che l’Ue ha fortemente voluto come condizione per rimuovere la spada di Damocle di una procedura di infrazione che pende ancora ( e’ stata solo sospesa) sull’Italia a seguito della legge Gasparri. Romani si era impegnato a concludere l’iter entro il 2009 e finora non e’ stato indetto nemmeno il bando.
Ieri Romani ha smentito le voci secondo cui il viceministro aveva intenzione di non fare del tutto la gara mettendo a repentaglio la chiusura della procedura d’infrazione. A conferma di cio’ ha portato “l’impegno profuso nel concordare con l’Europa i due presupposti fondamentali per chiudere definitivamente la procedura d’infrazione: l’individuazione delle 5 frequenze per il digitale terrestre ed una ulteriore per il dvb-h del dividendo digitale e appunto la messa a gara delle stesse. Non e’ certo per nostra volonta’ che ancora non si e’ proceduto con la gara di assegnazione del dividendo. red/fra
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March 29, 2010 03:23 ET (07:23 GMT)
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