PDL: GIORNALI CENTRODESTRA, STRONCATO FINI. NO, MENO MALE CHE FINI C’E’

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PDL: GIORNALI CENTRODESTRA, STRONCATO FINI. NO, MENO MALE CHE FINI C’E’
(ASCA) – Roma, 23 apr – Il divorzio il giorno dopo. Letture ovviamente diverse, anzi opposte sui giornali di centrodestra della rottura consumatasi ieri nel Pdl tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Volutamente eccessivo graficamente il titolo de Il Giornale, protagonista fra l’altro in questi ultimi mesi di una serie di attacchi molto duri al presidente della Camera. ”Stroncato Fini”, titola a nove colonne il foglio diretto da Feltri con l’occhiello che recita ”Vince Berlusconi”. Il sommario anticipa il commento del direttore, con ”Gianfranco non sa cosa vuole, ma lo vuole: imbarazzante”. Libero di Maurizio Belpietro, altro giornale in questi mesi all’attacco dell’ex leader di An, vede la questione dal punto di vista di Fini e titola un eloquente ”Suicidio riuscito”, con l’occhiello che sottolinea come il presidente della Camera sia passato ”Da leader a caposquadra”. Il sommario comincia con un ”Fini ko” e racconta che ”Il Pdl vota quasi all’unanimita’ un documento contro il presidente della Camera. Silvio gli chiede di dimettersi, e sarebbe giusto. Ma lui non lo fara’ e promette nuovi guai”. Di tenore ovviamente diverso il titolo di apertura del Secolo d’Italia, quotidiano vicino a Fini. ”Meno male che Fini c’e”’, e’ l’apertura del foglio diretto da Flavia Perina che si richiama alla canzone ‘Meno male che Silvio c’e”, che fa da colonna sonora ad ogni manifestazione politica degli ex Forza Italia. Il sommario rilancia una dichiarazione fatta ieri sera dal presidente della Camera: ”Nel Pdl e’ finita la stagione dell’unanimismo”. L’editoriale del direttore ha l’eloquente titolo: ”Ecco l’addio al partito di plastica”. Significativo anche il titolo della Padania, il giornale di una Lega Nord ieri convitato di pietra alla direzione del Pdl, con Fini che piu’ volte l’ha chiamata in causa non certo per elogiarla o esaltarne le qualita’. ”Bossi: Fini contro il Nord e il federalismo”, apre il giornale del Carroccio che mette nel sommario una frase del leader leghista: ”Ha lavorato per la sinistra, per lo stato centralista e per il Sud”.