da caporedattore a direttore del ‘Venerdì di Repubblica’

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È il nuovo direttore del Venerdì di Repubblica dopo l’uscita di Laura Gnocchi. Nato in Sicilia, la regione dei suoi genitori, nel 1955 si è trasferito a Genova a otto anni e qui ha studiato (liceo scientifico, poi giurisprudenza). A 19 anni ha cominciato a collaborare alla rivista azionista Pietre con articoli di letteratura, a 20 con il quotidiano Il Lavoro che lo assumerà  come cronista: giudiziaria, nera, poi politica, mentre quattro anni più tardi è già  il capo delle pagine culturali. Il direttore dell’epoca è Giuliano Zincone, i colleghi si chiamano Gad Lerner, Lucia Annunziata, Mariella Gramaglia, Francesco Cevasco, Daniele Protti. Nel periodo successivo, diventa capocronista e caporedattore, un incarico confermato quando, nel 1986, la storica testata genovese viene acquistata dalla Finegil per poi trasformarsi in edizione locale di Repubblica.
Nel 1989 partecipa come capocronista all’esordio dell’edizione torinese di Repubblica. Nel 1991 si sposta a Napoli con lo stesso ruolo e tre anni più tardi diventa inviato al Venerdì, incarico che manterrà  per dodici anni durante i quali scrive dalla ex Jugoslavia, da Nigeria, Albania, Israele, Afghanistan, Kosovo, Sri Lanka, per poi specializzarsi nei Paesi dell’ex Europa comunista. Nel 2006 è capo della redazione del Venerdì e guida il settimanale durante l’assenza per maternità  di Gnocchi, che ora ha sostituito. È sposato e ha due figli di 9 e 7 anni.

L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 406 – maggio 2010