AUSTRALIA: GUERRA GOVERNO-GOOGLE SU FILTRO WEB E PRIVACY
SYDNEY
(ANSA) – SYDNEY, 26 MAG – E’ guerra aperta fra il governo australiano e Google, che ha preso posizione pubblicamente contro il piano di introdurre un filtro per bloccare l’accesso in internet a siti dedicati alla pedopornografia e ad altre attività illegali. Il ministro delle comunicazioni Stephen Conroy ha accusato il colosso del web di ipocrisia e ha inoltre denunciato una violazione della privacy “forse la più grave nel mondo occidentale”, per aver raccolto dati personali da utenti di computer, mentre le sue auto fotografavano le case per le sue mappe Street View. Sul caso sta indagando la Commissione australiana per la privacy, ha detto il ministro. “Non si può dire che sia stato un incidente fortuito. I tecnici di Google hanno elaborato un apposito programma per raccogliere questi dati personali”, ha detto Conroy. “Questo sta accadendo in tutto il mondo. Google è convinta di poter fare tutto ciò che vuole”, ha dichiarato. “Ha dovuto ammettere ai commissari europei per la privacy che le loro auto Street View, che fotografano le nostre case senza permesso, raccolgono informazioni dalle persone che usano le connessioni i WiFi, dati che possono includere le email”, ha aggiunto. Immediata la replica di Google, che in un comunicato esprime sorpresa per le critiche di Conroy in materia di privacy, in un’udienza parlamentare che doveva trattare del filtro internet proposto dal governo. Una misura che Google attacca come lesiva della libertà di espressione che può bloccare anche materiale legittimo, riduce le velocità ed è facile da aggirare. Per il portavoce dei Verdi per le comunicazioni Scott Ludlam l’attacco di Conroy è chiaramente legato all’opposizione di Google al filtro. “Il ministro se la prende con chiunque osi criticare il suo piano, dai gruppi per le libertà civili a una delle maggiori compagnie web nel mondo”, ha detto. (ANSA)
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