INTERCETTAZIONI:FAREFUTURO,COSI’ O VOTO?E CHI INFORMA BOSSI?
ROMA
(ANSA) – ROMA, 15 GIU – “Ma mi facci il piacere”. Il web magazione di Farefuturo, in un fondo del direttore Filippo Rossi, cita Totò per commentare “le indiscrezioni sulla minaccia mossa, a quanto pare dal premier e dal suo entourage, di andare al voto in caso di non approvazione della legge sulle intercettazioni”. “Al voto, al voto. La minaccia – scrive il direttore Filippo Rossi – è sempre quella, l’arma è sempre lì, affilata e pronta all’uso: o passa così come l’ha sfornato il Senato, o si va allo scontro. Alla resa dei conti. Al redde rationem. E per capire che dietro le indiscrezioni c’é qualche fondamento, basta leggere le parole del senatore Gaetano Quagliariello (“se non si rispettassero le deliberazioni assunte all’unanimità , saremmo di fronte a un atto di rottura”) o le “velate minacce” dell’onorevole Osvaldo Napoli (se i finiani non si adeguano “ne vedremo delle belle”). “Insomma – continua l’articolo – ci vuole poco a preparare un bel processo per alto tradimento, un autodafé che purifichi il Pdl da ogni tentativo di discussione, di confronto, di riflessione. Di politica. Poco importa se c’é una manovra finanziaria da approvare, questa sì, con urgenza (vero Giulio Tremonti?). Poco importa se una legge di questo tipo suscita moltissime perplessità . Poco importa se preoccupazione e disagio arrivano da ambienti non “militanti”, da editori di ogni simpatia politica, da giuristi, uomini delle forze dell’ordine e giornalisti. Poco importa. O così, o così. O così, o rottura. O così, o il voto”. Filippo Rossi sostiene però che “poi sarebbe difficile spiegare al paese il perché di una crisi politica nel bel mezzo di un’altra crisi economica e sociale. Sarebbe difficile spiegare agli italiani, caduto il governo e indette magari nuove elezioni, perché tanta fretta su una norma che, oltretutto, a detta di molti osservatori, avrebbe messo non pochi bastoni fra le ruote alla lotta alla criminalità . E sarebbe difficile spiegare a Umberto Bossi la morte prematura del federalismo fiscale”.(ANSA).
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