INTERCETTAZIONI:CAPEZZONE, IN NESSUN PAESE VANNO SU GIORNALI
ROMA
(ANSA) – ROMA, 17 GIU – “Ogni giorno, da molti anni, seguo direttamente la stampa straniera, in particolare quella inglese e americana: mai, mai, mai mi è capitato di imbattermi in ‘lenzuolate’ di intercettazioni”: lo sottolinea Daniele Capezzone, portavoce Pdl. “Coloro che gridano contro il disegno di legge della maggioranza dovrebbero spiegare come mai solo in Italia ci sia, da anni, una pubblicazione extra o contra legem di conversazioni private, non di rado con plateali violazioni del segreto istruttorio, e certo travolgendo il principio costituzionale della riservatezza delle comunicazioni (ma la Costituzione è difesa da certuni solo ‘a targhe alterne’). Allora, anziché fare le vittime, tanti giornalisti e opinionisti dovrebbero avere l’onestà intellettuale di dire che le loro proteste sono un’azione politica, un atto che li pone sulla linea delle forze di opposizione che attaccano questa maggioranza. Oppure, con altrettanta onestà intellettuale, dovrebbero ammettere che difendono lo status quo perché approvano un metodo, a mio avviso barbaro e incivile: quello del sistematico ‘sputtanamento’ su questioni private delle persone sgradite, degli avversari politici, o di coloro – conclude – che non si riescono a colpire direttamente per altra via”. (ANSA).
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