TLC: ROMANI STRINGE SU FIBRA, OPERATORI CONVOCATI IL 24/ANSA

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ECO:TLC
2010-06-17 17:45
TLC: ROMANI STRINGE SU FIBRA, OPERATORI CONVOCATI IL 24/ANSA
SU TAVOLO REALIZZAZIONE SOCIETA’INFRASTRUTTURE E TEMA SWITCH-OFF
ROMA
(ANSA) – ROMA, 17 GIU – L’appuntamento è fissato per il 24 giugno alle 18, quando “si aprirà  uno straordinario percorso di innovazione del Paese”. E’ con questo obiettivo che il viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, ha finalmente chiuso il cerchio e convocato il tavolo per le reti di nuova generazione in fibra ottica, chiamando alla sede del ministero non solo gli operatori alternativi, ma anche Telecom Italia, per “parlare della possibilità  di realizzare una grande società  delle infrastrutture di rete”. Con questa convocazione, attesa ormai da settimane, Romani risponde alle sollecitazioni arrivate da Vodafone, Wind e Fastweb, che ai primi di maggio avevano annunciato il piano per la costituzione di una società  della fibra per realizzare un’unica rete. Nell’occasione i tre operatori, a cui in seguito si è aggiunta anche Tiscali, avevano invitato a partecipare Telecom Italia e Cassa depositi e prestiti, chiedendo al governo di assumere un ruolo pro-attivo anche attraverso la convocazione di un tavolo. Se Cdp si è detta disponibile a valutare la proposta, Telecom, nel frattempo, è invece andata avanti sulla propria strada, presentando un progetto che punta alla realizzazione di una rete in fibra che coprirà  il 50% della popolazione entro il 2018. Uno scenario in cui l’Italia si doti di una doppia rete in fibra, tuttavia, sembra insostenibile, soprattutto in una situazione di crisi economica come l’attuale. Per questo Romani ha più volte insistito sulla necessità  che tutti sedessero allo stesso tavolo, con l’obiettivo di dare vita a una società  delle infrastrutture di rete, ovvero di cavidotti e fibra spenta, su cui poi ognuno giocherà  la sua partita. “C’é la possibilità  – ha spiegato Romani annunciando la convocazione del tavolo – che i grandi operatori privati facciano la loro parte, anche con la cassa Depositi e Prestiti, c’é un business plan e la possibilità , quindi, di un percorso vero”, un percorso che porterà  al “più grande investimento in infrastrutture dopo le autostrade e le ferrovie”: l’obiettivo primario “é di chiudere il digital divide entro il 2012 e aprire un percorso sulle reti di nuova generazione per collegare i distretti industriali e un 50% del Paese”. Romani si è detto “abbastanza fiducioso”, visto che “sono già  stati sciolti tanti nodi e conservatorismi”, ma non ha nascosto che “ci saranno difficoltà  e la difesa di posizioni acquisite, come è naturale che sia”. Uno dei temi ‘caldi’ sarà  senz’altro quello dello switch-off. Sono in molti a pensare, e il presidente di Tiscali Renato Soru é uno di questi, che per rendere sostenibile l’investimento sia necessario obbligare i clienti al passaggio dal rame alla fibra, così come è stato fatto per il digitale terrestre: “E’ il tema, su di esso si gioca l’investimento”, ha riconosciuto Romani, aggiungendo però: “Non ho nessun tipo di soluzione”. (ANSA).
FP/ S0A QBXB