Apc-Tlc/ Caio: Europa deve parlare con una voce unica
In Italia su nuova rete si trovi meccanismo vincente per tutti
Milano, 18 giu. (Apcom) – L’obiettivo dei Paesi europei è di avere nei prossimi 10-15 anni una nuova legge sulle tlc ed è fondamentale che sia una legge condivisa da tutti. Ad affermarlo è il vicepresidente di Nomura ed ex consulente del governo per le telecomunicazioni, Francesco Caio, a margine del convegno Unthinkable, organizzato dall’università Bocconi.
“La destinazione che tutti i Paesi si stanno dando – ha sottolineato Caio – è di avere nei prossimi 10-15 anni una nuova legge sulle telecomunicazioni. Siccome, però, il punto di partenza di ogni Paese è diverso, il viaggio verso quella distanza sarà diverso, ma la cosa importante – ha continuato – è tenere gli occhi sull’obiettivo di lungo periodo con la coscienza che bisognerà fare molto lavoro per raccordare posizioni diverse”.
Per quanto riguarda, invece, le reti di nuova generazione, il vicepresidente di Nomura ha spiegato che “tutti i Paesi Ue stanno pensando come passare dalle reti in rame a quelle in fibra cercando un modello che tenga conto sia degli interessi degli operatori sia del Paese stesso”. Fra i nodi da sciogliere, Caio ha evidenziato il problema di riuscire a portare la banda larga a tutti, le leggi sul copyright che vanno adeguate al mondo di Internet e gli investimenti che sono molto ingenti e richiedono un quadro normativo chiaro.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il modello che si sta studiando in Italia, Caio ha sottolineato che “se ci sarà , sicuramente porterà valore aggiunto a livello europeo così come stanno facendo i modelli proposti dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra, dalla Francia e dalla Germania”. “Certo – ha proseguito Caio – gli investimenti nel caso italiano sono ingenti ma sono commensurabili a quelli di altri grandi opere che si stanno facendo e l’obiettivo deve essere quello di trovare un meccanismo per cui tutti vincano a partire dal Paese”.
Lzp/Sar
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