Gli iPad della Apple stanno andando a gonfie vele con oltre due milioni di apparecchi venduti nel mondo dopo due mesi dal lancio. I principali sostenitori della Mela di Steve Jobs sono gli editori. Molti di loro – da Condé Nast alla Rcs, dal New York Times al Sole 24 Ore – considerano l’iPad una sorta di ancora di salvezza per uscire dalla crisi della carta stampata. Del resto nel mondo sono stati venduti circa 85 milioni di iPhone e dall’Apple Store, il
negozio on line della Mela, sono state scaricate 4 miliardi di applicazioni, gratis o a pagamento. Si apre insomma un enorme mercato potenziale.
Molti editori credono che la tavoletta elettronica permetterà di creare nuovi affascinanti servizi on line, e puntano a realizzare pubblicità video interattiva e personalizzata molto accattivante ed efficace; soprattutto credono di riuscire finalmente a farsi pagare dai lettori, mentre finora su Internet non è stato possibile. Infatti l’esperienza dimostra che i navigatori on line sono abituati a non pagare su Internet fisso ma comprano invece le applicazioni e i contenuti sulla rete mobile. Apple tratterrà il 30% dei pagamenti on line e il 70% rimarrà agli editori. Molti ritengono che i giornali passeranno dalla carta al mobile; e che gli iPad – e le altre tavolette multimediali, molto flessibili e usabili ovunque – rappresentino la possibile soluzione alla crisi economica dei giornali.
Le premesse sono positive. Tuttavia l’incertezza è ancora molta e occorre riflettere su alcuni punti critici: innanzitutto occorre vedere se gli iPad (ancora piuttosto cari) si diffonderanno veramente presso il pubblico di massa. Inoltre l’iPad attuale non consente di mandare a un amico una copia di un articolo letto, di inviare un link, di far girare un pezzo sui social network. Oggi però il passaparola è una delle fonti principali di informazione.
Soprattutto occorre considerare i possibili problemi legati alla partnership con il ‘mondo chiuso’ di Apple. Innanzitutto la Mela intende entrare direttamente nel mercato pubblicitario: dopo avere comprato Quattro Wireless, una società specializzata nella pubblicità mobile, ha lanciato iAd, la sua concessionaria in diretta concorrenza con Google, che da parte sua ha acquisito AdMob, un’altra azienda leader nel mobile advertising. iAd è specializzata nelle applicazioni pubblicitarie multimediali: tratterrà per sé il 40% mentre il 60% andrà alle aziende clienti.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 407 giugno 2010