INTERCETTAZIONI: SONDAGGIO,67% ELETTORI CONTRO DIVIETO PUBBLICARE
(AGI) – Palermo, 30 giu. – Oltre due terzi degli italiani si dichiarano contrari al ddl in discussione in Parlamento che, se tramutato in legge, limiterebbe l’utilizzo delle intercettazioni da parte della magistratura e il divieto di pubblicazione sugli organi di stampa. Emerge da un’indagine dell’Istituto Demopolis, alla vigilia della manifestazione promossa dalla Federazione nazionale della stampa. Il 67% degli intervistati si dicono contrari, nella convinzione che i limiti all’uso delle intercettazioni previsti dal ddl potrebbero ostacolare in parte l’efficacia delle indagini della magistratura, mentre il 33% si dichiara favorevole per porre un freno alla violazione della privacy. “Il dato di contrarieta’ rilevato -afferma il direttore di Demopolis. Pietro Vento- risente di un clima di sfiducia crescente dei cittadini nella politica e di una sempre piu’ diffusa insofferenza nel Paese verso ogni forma di corruzione”. Il dissenso verso il disegno di legge appare trasversale, anche se emergono chiare differenze in base alla collocazione politica degli intervistati: favorevoli, in ampia maggioranza, gli elettori del Pdl, nettamente contrari i sostenitori del centrosinistra, ma anche sei elettori su dieci della Lega. Soltanto il 29% degli intervistati approva il divieto di diffusione previsto dal disegno di legge, ritenendo corretto vietare la pubblicazione delle intercettazioni per tutelare anzitutto la privacy dei cittadini. Il restante 71% afferma di non condividere il DDL ma, tra quanti si dichiarano contrari, emergono due distinte posizioni: uno su cinque lo ritiene del tutto sbagliato, sostenendo che le intercettazioni vanno pubblicate per non porre alcun limite alla liberta’ di stampa; il 51% sostiene, invece, che il testo andrebbe modificato. (AGI) Rap