Susanna Camusso e i media su Pomigliano

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“Ogni tanto l’informazione riscopre che gli operai non sono spariti, che il lavoro c’è e che i conflitti sul lavoro sono complicati”, dice   Susanna Camusso. “In più la vicenda di Pomigliano ha tra i protagonisti Sergio Marchionne. L’amministratore delegato della Fiat è un personaggio che affascina, basta che dica qualunque cosa e i giornali corrono a scriverlo”.
Susanna Camusso parla dello scarso interesse dei media per i temi sul lavoro: “C’è una deformazione intervenuta da un po’ di tempo nella cultura generale, che essere lavoratori non faccia status, che non sia riconoscibile, che non rappresenti una storia interessante. Noi abbiamo un’informazione poco analitica e molto urlata. Il congresso con due mozioni fa notizia, se fai 10mila accordi di tenuta dell’occupazione nella crisi non se ne accorge nessuno. La parte che nell’informazione fa opinione – commentatori e notisti – ha scommesso troppo sul fatto che fossimo postmoderni, postfordisti, post quant’altro. Ora, dovrebbe ritornare ad accorgersi che c’è una vita materiale. Si è troppo immaginato che tutto sarebbe rientrato nel grande modello del Nordest, quindi del lavoro non visibile, frantumato, per rendersi conto che ci sono gli operai di Pomigliano”.

L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 408 – Luglio/Agosto 2010