TV: CALABRO’, INTERNET NON UCCIDERA’ LA TV
URGENTE INTERVENIRE SU BANDA LARGA E TUTELA CONTENUTI
ROMA
(ANSA) – ROMA, 20 SET – “Internet non ucciderà la tv, ma ne aumenterà il valore”. Ne è convinto Corrado Calabrò, presidente dell’Agcom, intervenuto questa mattina alla XIV edizione di Eurovisione, Festival Internazionale dell’Audiovisivo. “Con l’avvento di Internet sta cambiando il come si guarda la tv, soprattutto per i giovani, quale mezzo viene scelto per la visione e cosa si fa mentre si guarda un programma”, dichiara Calabrò, protagonista della tavola rotonda ‘La battaglia dello schermo’, insieme al suo omologo francese, presidente della Csa Michel Boyon. La traiettoria più plausibile per il presidente dell’Agcom é che il modello on demand non vada a sostituire quello lineare, ma vi si affianchi. Pur con tutti i vantaggi di libertà scelta e fruizioni offerti dal web, prosegue Calabrò, ‘il broadcasting indiretta resta comunque insuperabile per catturare l’attenzione di larghe masse per lunghi periodi”. Prova in diritta è proprio il valore strategico assunto per i fornitori di servizi di media audiovisivi la definizione del piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre. Per l’Italia, non solo, il futuro è però minacciato da due grandi problemi: il diritto d’autore e la banda larga (per il web ma anche per le tv ibride di nuova generazione). “Il basso sviluppo della banda larga su rete fissa – spiega Calabrò – rappresenta un grave fattore limitativo all’espansione della nuova piattaforma interattiva. La commissione Europea chiede la redistribuzione delle frequenze della banda 800mhz agli operatori wireless dal primo gennaio 2013. Agcom, che presiede in questo momento il gruppo di lavoro sul radio-spettro, si è spesa per individuare una data anche anteriore al 2015 valida per tutti i paesi”. Quanto al controllo e alla tutela dei diritti dei contenuti diffusi attraverso i nuovi midia, “a breve l’autorità emanerà le disposizioni regolamentari per rendere effettiva, per quanto possibile, l’osservanza dei limiti e divieti previsti dal nuovo testo unico”. Circa il sistema sanzionatorio francese ancora in via di sperimentazione per combattere gli abusi dei contenuti sul web, Calabrò si dice “scettico che sia applicabile anche in Italia. Un intervento a tappeto e capillare – spiega – strozzerebbe la libertà che viaggi su internet e che ci ha consentito di vedere ad esempio quello che è accaduto in Iran. E’ una scelta difficile e un compito improbo che l’Autorità lascia all’Agcom. Solo la Cina finora è riuscita ad applicare sistemi di controllo con filtri direttamente sui televisori. Questo non è un sistema che noi possiamo adottare”.(ANSA).
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