Tutti sulla tavoletta

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Gli sfogliatori web – quei software che consentono di leggere il giornale in formato digitale su Internet ‘sfogliandolo’ esattamente come si fa sulla carta – esistono già  da molti anni. E da tempo diversi editori hanno provato a utilizzarli nei loro siti web per offrire la ‘digital replica’ di quotidiani e riviste, senza riscuotere però un grande successo tra i lettori. Solo negli ultimi mesi l’interesse per questo genere di prodotti è cresciuto, sia da parte degli editori che del pubblico.  I motivi sono sostanzialmente due. Da un lato l’aggravio dei costi di distribuzione dei giornali per l’aumento delle tariffe postali, fatto che ha indotto molti editori a considerare l’opportunità  di distribuire le proprie testate in digitale invece che su carta, cercando così di contrastare anche il calo delle vendite in edicola. Dall’altro lato, il boom dell’iPhone e soprattutto dell’iPad, che ha spinto gli editori a dare un’accelerata ai propri progetti di sviluppo digitale. In ottanta giorni le vendite di iPad hanno superato i tre milioni nel mondo e gli italiani sono stati molto veloci a seguire la nuova moda: secondo alcune stime pare che nel nostro Paese siano state acquistate già  300mila tavolette, grazie anche all’intenso battage mediatico che ha accompagnato il debutto del nuovo apparecchio.  Il boom di vendite registrato dal tablet pc della Apple e l’annuncio di nuovi prodotti analoghi da parte dei concorrenti – il Galaxy della Samsung e il Folio 100 della Toshiba, ad esempio, entrambi basati sul sistema operativo Android di Google – hanno suscitato grandi aspettative nel mondo dell’editoria, diventate più concrete quando qualche settimana fa si è appreso che Rupert Murdoch intende lanciare entro l’anno un nuovo quotidiano nazionale negli Stati Uniti che sarà  distribuito a pagamento solo in formato digitale, sull’iPad e gli smartphone.

L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 409 – Settembre 2010