RAI: ZAVOLI, TV PUBBLICA ATTENTA A SENSIBILITA’ PAESE

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RAI: ZAVOLI, TV PUBBLICA ATTENTA A SENSIBILITA’ PAESE
ROMA
(ANSA) – ROMA, 22 set – “La Rai deve essere attenta a tutte le sensibilità  presenti nel Paese, che fanno, insieme, l’atmosfera in cui la democrazia respira e vive”. Lo ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, in apertura della seduta con l’audizione del dg della Rai, Mauro Masi. “Ci si chiede perché nonostante le doverosità  istituzionali – ha affermato Zavoli -, il laboratorio delegato per legge a interpretare il compito di un Servizio pubblico, lo strumento più pervasivo e influente per approfondire le ragioni della democrazia, cioè accreditando con il pluralismo la sua funzione dialettica, la Rai si offre spesso all’accusa – certo non sempre e non tutta fondata – di alimentare anziché sciogliere la complessità . La Rai è una grande realtà  e resta il più prestigioso laboratorio culturale del nostro Paese. Non le si addicono perciò, quando si opera in ambiti civili e culturali, i modi ragionieristici, indifferenti al giudizio pubblico e tipici dell’impresa privata. La Rai deve essere attenta a tutte le sensibilità  presenti nel Paese, che fanno, insieme, l’atmosfera in cui la democrazia respira e vive”. “Tra i motivi che ci hanno indotto a chiedere questa audizione – ha proseguito il presidente della Commissione – c’è quello dell’informazione con riferimento particolare al Tg1 secondo le segnalazioni e le proteste di queste ultime settimane, giunte anche alla Commissione di Vigilanza. In questi giorni l’attenzione si è incentrata sulle sue circolari inviate ai direttori di rete e testata, che prefigurano una serie di controlli sulla realizzazione e conduzione dei programmi di approfondimento (controlli sugli ospiti, disposizioni sui tempi da assegnare ai diversi opinionisti ecc…). Vorremmo poi avere un aggiornamento sul pacchetto di nomine e di ventilate sostituzioni rimaste in sospeso prima della pausa estiva”. “Non sono entrato nei dettagli – ha concluso Zavoli -, né ho preteso di cogliere ogni aspetto del disagio che la Rai, non di rado, suscita nel Paese; spetterà  alla Commissione questo compito, e a lei, prof. Masi, ovviamente, prendervi parte. Per entrare nel vivo di questo incontro, propongo di addentrarci da subito – con la massima concretezza – nei temi che ci stanno più o cuore. Lei, dopo le domande, avrà  tutto il tempo dovutole per le risposte specifiche e per le considerazioni che riterrà  utile sviluppare. Questa modalità  procedurale, richiestami da numerosi commissari, dovrà  consentire che non ci s’inoltri, subito, in una discussione di carattere generale che toglierebbe spazio, e ordine, alla compattezza e alla concisione del nostro incontro. Che ci auguriamo franco e proficuo”.
CAS/ S0A QBXB