La guerra del ‘Secolo’
La contesa politica tra i finiani di Futuro e libertà e gli ex An rimasti con Silvio Berlusconi si sta consumando sul quotidiano che, dopo 55 anni di vita, rischia di finire al tribunale fallimentare. A conti fatti mancano 700mila euro per ripianare il deficit del 2010, ma il comitato che gestisce il patrimonio dell’ex An si è finora rifiutato di effettuare il pagamento e di firmare qualsiasi richiesta di anticipazione presso le banche. “È una vera e propria ripicca, una vendetta, ci vogliono strangolare”, dice senza mezzi termini il direttore editoriale del quotidiano, Flavia Perina, deputata finiana. Del resto Ignazio La Russa, che del comitato fa parte, uno dei ‘colonnelli’ a cui Fini oggi si pente amaramente di aver lasciato spazio, aveva reso noto l’aggiornamento del suo pensiero: “I giornali devono vivere non con gli aiutini ma dimostrando di saper camminare con le proprie gambe, finanziandosi con le vendite e la pubblicità “. Peccato, però, ricordano dal fortino assediato di via della Scrofa, che quel deficit sia stato accumulato proprio quando anche La Russa era al vertice del partito da cui il giornale dipendeva: “Quando tre anni fa presi l’amministrazione del giornale, il passivo era di 2 milioni e 400mila euro. Abbiamo dichiarato lo stato di crisi, ridotto il numero dei giornalisti, predisposto prepensionamenti e nel deficit di quest’anno, 800mila euro”, spiega l’amministratore Enzo Raisi, deputato passato a Futuro e libertà , “ci sono le liquidazioni dei dipendenti più anziani”. Dispetto per dispetto, dopo che si è consumata ufficialmente la crisi tra Gianfranco Fini e Berlusconi, sotto alla testata del quotidiano di via della Scrofa è scomparsa la dicitura ‘Quotidiano del Pdl’. In molti hanno tirato un sospiro di sollievo, qualcun altro ha giurato vendetta. Fatto sta che da qualche mese a questa parte il duo composto da Flavia Perina e Luciano Lanna (direttore responsabile) ha fatto dannare l’anima a molti elettori del centrodestra. Soprattutto ai ras del partito che alla fine si è spaccato in due.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 410 – Ottobre 2010