A conclusione di un seminario dei media tenutosi il 26 ottobre 2010 nella sede romana del Pd ed introdotto dal segretario Pierluigi Bersani, Carlo Rognoni ha illustrato le linee guida della riforma della Rai e del sistema televisivo che sono il frutto del lavoro di un gruppo di esperti e che saranno oggetto di dibattito e di approfondimento da parte dei parlamentari del Pd, dei sindacati e di soggetti sociali e culturali prima di essere tradotte in un disegno di legge a firma Bersani previsto per la prossima primavera.
Al centro della bozza di riforma presentata da Rognoni c’è la riorganizzazione della Rai in una holding pubblica con due società separate. La prima con una rete generalista e parte dei canali digitali (bambini, storia, sport, cultura etc.) è la società di servizio pubblico a cui sono destinate le risorse da canone che saranno pari almeno ai livelli attuali (1 miliardo 600 milioni). Si prevede infatti di trasformare il canone in una ‘imposta di scopo’ da applicare alla dichiarazione dei redditi che dovrebbe permettere una riduzione del canone per tutti con l’esenzione per redditi più bassi e il recupero dell’evasione delle aziende stimata a 800-900 milioni. La seconda è la società commerciale che s potrà competere sul mercato della pubblicità con lo stesso affollamento delle televisioni private e che sul modello dell’inglese Channel Four si comporterà come una factory di format, fiction, cinema e documentari per rafforzare e sviluppare il settore dela produzione indipendente. La società commerciale potrà anche sviluppare un’attività a pagamento.
Per favorire inoltre la crescita di altre televisioni commerciali è previsto un limite antitrust sugli ascolti per cui se un gruppo televisivo supererà una certo tetto di audience dovrà diminuire in proporzione gli affollamenti orari.
E infine, si prevede anche una regolamentazione del mercato della pay-tv oltre alla separazione della figura dell’operatore di rete dal fornitore di contenuti come si potrà leggere nel documento di Rognoni (allegato qui sotto) e che sottoponiamo al dibattito e all’attenzione di tutti.
Allegato: Bozza di riforma della Rai e del sistema tivù del Pd (doc)