Assicura che Traveller non subirà scossoni e che al centro rimane quell’imperativo, ‘Truth in travel’, adottato da subito dal capostipite americano e che continua a fare da garanzia al giornale in tutto il mondo. “La strada è quella tracciata da Valeria Corbetta”, dice Roberto Delera, dal 20 ottobre direttore del mensile della Condé Nast. “Da parte mia farò piccoli aggiustamenti progressivi, e mi piacerebbe introdurre qualche nuova firma: grandi viaggiatori capaci di raccontare un’esperienza di viaggio con tutte le emozioni e i consigli necessari ai lettori”. E poi Delera si occuperà del contributo che anche Traveller è chiamato a dare al sistema web di Condé Nast: il nuovo canale Viaggi, on line su Style.it più o meno alla metà di dicembre, con cui la casa editrice scende nell’affollatissima arena dei siti sul turismo. “In questo settore la competizione con Internet è fortissima. Per questo Traveller deve essere presente con la sua specificità anche sul web e allo stesso tempo continuare, come giornale, a dare l’unica cosa che su Internet non si trova: la capacità di selezionare spunti, idee, suggestioni”, spiega.
Nato a Milano il 22 settembre 1952, dopo la maturità scientifica Delera si iscrive alla facoltà di scienze politiche e, fatti tutti gli esami, lì si ferma. Salvo riprendere in mano la pratica cinque anni fa per poi laurearsi, nel 2008, con tesi sulla storia degli ebrei di sinistra in Italia. All’epoca ad allontanarlo dall’università era stata la militanza politica, nel suo caso in Lotta continua, che nel ’78 lo spinge addirittura a trasferirsi a Palermo. Qui nel 1980 comincia a lavorare come giornalista: al Diario di Palermo (con Ciccio La Licata), all’emittente Telegiornale di Sicilia (con Salvo Licata), all’Ora e alla sede locale della Rai.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 411 – novembre 2010