24 Nov 2010 08:27 CEST Fastweb: Scaglia, io vittima della frode (MF)
Dowjones
MILANO (MF-DJ)–Da presunto truffatore a truffato. Nel giorno in cui si è alzato il sipario sul processo per il maxi-riciclaggio da oltre 2 mld, Silvio Scaglia, ex numero uno di Fastweb, imputato insieme ad altri tra cui Stefano Mazzitelli (ex ad di Tis), ha lanciato un messaggio chiaro alla Prima sezione penale del Tribunale di Roma: il manager si considera una vittima e non un imputato della complessa frode messa in atto nel cuore dell’azienda telefonica. E questo è stato ribadito dai suoi legali, i quali hanno spiegato a MF-Milano Finanza, di come il processo sia “un modo per dimostrare l’innocenza di Silvio Scaglia” perché, in fin dei conti, sia Fastweb che il suo ex numero uno sono “vittime della medesima frode fiscale”. Dopo la prima udienza di ieri, dove Fastweb, Telecom I. Sparkle e Swisscom hanno chiesto di potersi costituire parte civile, ne è stata fissata un’altra per il prossimo 11 dicembre. “Dobbiamo esaminare i cinque atti con attenzione. Ci viene prospettata una soluzione che coinvolgerebbe tutti, e quindi non possiamo dare una risposta su due piedi”, hanno fatto sapere i magistrati della prima sezione penale del Tribunale di Roma a margine dell’udienza. Ma proprio l’11 dicembre i giudici potrebbero anche respingere le istanze di costituzione di parte civile presentate dalle tre aziende (le altre due sono quelle della presidenza del Consiglio e dell’Agenzia delle Entrate): una doccia fredda che potrebbe giovare alla posizione di Scaglia, che vedrebbe così le società che lo vogliono come unico responsabile della truffa private della tutela della parte civile. red/lab
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November 24, 2010 02:27 ET (07:27 GMT)
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