Tlc: Agcom, risk premium e incentivi a co-investire su Ngn

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 19 Jan 2011 12:28 CEST Tlc: Agcom, risk premium e incentivi a co-investire su Ngn
Dowjones

ROMA (MF-DJ)–L’Agcom individua cinque principi cardine su cui fondare l’impianto regolamentare della rete di nuova generazione. E’ quanto si legge nel documento messo in consultazione per 45 giorni sulla “Regolamentazione dei servizi di accesso alle reti di nuova generazione”, da cui emerge la volonta’ del regolatore di assicurare una remunerazione degli investimenti e un’incentivazione alla collaborazione fra le aziende interessate, specie nelle aree a media e bassa intensita’ di utenza.

Il primo punto e’ l’applicazione del principio della “ladder of investment”, letteralmente “scala degli investimenti”, quale strumento regolamentare per sviluppare una concorrenza infrastrutturale. Il secondo punto e’ l’applicazione di obblighi di accesso simmetrici ai bottlenecks della rete, ovvero nella tratta terminale delle connessioni.

Il terzo punto e’ la remunerazione del risk premium, per riconoscere la rischiosita’ dell’investimento nella realizzazione di reti Ngn qualora si preveda un obbligo di accesso alle risorse di rete da parte di terzi. Nel risk premium, spiega l’Agcom, occorre considerare l’incertezza della domanda di nuovi servizi, la continua evoluzione tecnologica, i fattori macroeconomici e le dimensioni dei costi da sostenere.

Il quarto principio e’ la giusta considerazione delle differenze nelle condizioni competitive tra aree geografiche, ovvero un approccio regolamentare che sia geograficamente piu’ flessibile e che incentivi l’efficienza negli investimenti.

Il quinto principio e’ l’incentivazione ad iniziative di coinvestimento, allo scopo di ridurre il risk premium e favorire una maggiore diffusione di servizi alla clientela finale. In particolare l’Autorita’ prevede che, nelle circostanze in cui Telecom I. ritenga che non vi siano le condizioni per un investimento profittevole, ossia in quelle porzioni del territorio nazionale escluse dal Piano industriale dell’azienda in materia di reti di nuova generazione, l’operatore notificato formuli comunque un’offerta di coinvestimento rivolta agli altri operatori, cosi’ da incentivare, attraverso il coinvestimento con uno o piu’ concorrenti, lo sviluppo delle reti di nuova generazione in aree altrimenti escluse dall’investimento privato. A tal fine, l’Agcom ritiene “opportuno che Telecom I. fornisca, all’Autorita’ e a tutti gli operatori interessati, informazioni dettagliate circa i propri piani di investimento, in particolare in merito a quelli rivolti alla realizzazione di nuove infrastrutture necessarie alla realizzazione di reti di nuova generazione”. L’Agcom ritiene che “Telecom Italia, nel comunicare i propri piani, debba provvedere ad invitare gli operatori alternativi a manifestare la propria volonta’ nel partecipare ad un eventuale progetto di coinvestimento”. L’Autorita’, infine, si riserva “la possibilita’ di imporre eventuali obblighi di condivisione delle infrastrutture” in caso di non duplicabilita’ delle stesse.

L’Agcom vuole ispirarsi a tutti e cinque i principi. Punta ad attuare “una strategia regolamentare che da un lato sia di incentivo agli investimenti in nuove reti da parte degli operatori, anche mediante il ricorso a forme di coinvestimento ed al riconoscimento di un risk premium per i nuovi investimenti dell’operatore notificato, e, dall’altro lato, sappia effettivamente valorizzare gli investimenti gia’ realizzati nelle reti d’accesso da parte di tutti gli operatori”. ren carlo.renda@mfdowjones.it

 
 
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January 19, 2011 06:28 ET (11:28 GMT)

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