Cantieri aperti: Ti Media, la tegola di Dahlia e la forza di Mentana

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Se grazie agli ottimi ascolti del tg di Mentana e il miglioramento del bilancio il 2010 si è chiuso piuttosto bene per Telecom Italia Media, il nuovo anno si apre con parecchie incognite per la controllata del gruppo Telecom e per il suo amministratore delegato Giovanni Stella.
Il primo punto interrogativo è se riuscirà  a trovare una soluzione alla crisi di Dahlia, la pay tv sul digitale terrestre del gruppo svedese AirPlus di cui Ti Media possiede il 10% delle azioni oltre a essere fornitore della banda trasmissiva dei quindici canali a pagamento. La televisione è stata messa in liquidazione perché l’editore AirPlus, dopo aver investito svariate decine di milioni, ha bocciato l’aumento di capitale di 150 milioni per proseguire le attività . Una decisione esplosa come una bomba al giro di boa del 2011, ma non del tutto inaspettata dato che dall’estate la pay tv a base di calcio e sesso era entrata in sofferenza indebolita dalla perdita delle tre squadre con più tifosi e bacini di utenza (Palermo, Fiorentina, Bologna) che nella spartizione dei diritti della Lega calcio erano passate a Mediaset. Senza contare che, avendo previsto un graduale incremento del costo dell’abbonamento, Dahlia si è trovata schiacciata dalla guerra dei ribassi dei costi che si stanno facendo Sky e Mediaset Premium.

L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 413 – gennaio 2011