MINORI: OLTRE 2 ORE DAVANTI A TV, MA LE FAVOLE AFFASCINANO ANCORA
(AGI) – Firenze, 8 feb. – Nonostante le avanzate tecnologie che hanno a disposizione, la televisione si conferma uno dei mezzi piu’ utilizzati dai piu’ piccoli. Anche se i sogni e la creativita’ dei bambini sembra restare ancora saldamente ancorata alla lettura delle favole tradizionali.
Fa tappa in Toscana la campagna ‘Media con Prudenza la campagna itinerante e interattiva per un corretto utilizzo dei media da parte dei minori’, realizzata dal Moige, movimento genitori, con il contributo del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e con il patrocinio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, per sensibilizzare bambini, genitori e insegnanti sull’importanza di un uso responsabile dei mezzi di comunicazione. I nuovi media (internet, chat, social network, videogiochi) – si legge in una nota – sono entrati a far parte prepotentemente della quotidianita’ delle famiglie e se da un lato hanno aumentato esponenzialmente le possibilita’ di allargare i propri orizzonti conoscitivi, dall’altro rischiano di nascondere nuovi pericoli soprattutto per i piu’ piccoli. Grooming on line effettuato attraverso famosi social network come Facebook, adescamento via cellulare tramite sms, programmi televisivi non adatti ai minori e trasmessi comunque in fascia protetta, videogiochi violenti: sono solo alcune delle inside in cui le famiglie possono imbattersi quotidianamente”. “La televisione si conferma uno dei mezzi di comunicazione piu’ utilizzati dalle famiglie italiane: sono in media 2 ore e 5 minuti il tempo che i bambini tra i 6 e i 13 anni trascorrono davanti al teleschermo”. Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca condotta da SWG per il Moige al fine di comprendere il grado di consapevolezza dei genitori rispetto alla fruizione dei media da parte dei minori. “I risultati evidenziano che 6 giovani telespettatori su 10 (60%) seguono soprattutto le trasmissioni della fascia oraria del preserale, mentre meno di 1 su 2 (49%) assiste ai programmi della fascia protetta (dalle ore 16 alle 19). La visione dei programmi serali (dalle ore 21 alle 23) e’ seguita in media da 1 minore su 4 (25%), ma il dato aumenta in considerazione dell’eta’, passando dal 16% nella fascia 6-9 anni a ben il 45% nella fascia 10-13 anni. La consapevolezza che non tutte le trasmissioni sono adatte ai bambini fa crescere l’attenzione e il controllo dei genitori: 6 genitori su 10 (61%) dichiarano di sorvegliare i propri figli durante la visione dei programmi. Per contro, in 1 famiglia su 3 i bambini usufruiscono del mezzo televisivo senza la presenza di un adulto, ovvero da soli (18%) o con altri minori (13%)”. (AGI) Com/Mav (Segue)
MINORI: OLTRE 2 ORE DAVANTI A TV, MA LE FAVOLE AFFASCINANO ANCORA (2)
(AGI) – Firenze, 8 feb. – “La qualita’ della televisione e’ spesso controllata attraverso la selezione dei programmi: quasi 6 genitori su 10 (57%) discutono con i figli e scelgono assieme a loro cosa guardare, mentre solo il 17% dei genitori seleziona le trasmissioni senza ascoltare le preferenze dei figli”. Per quanto riguarda invece l’utilizzo di “Internet, i dati evidenziano che 7 bambini su 10 (70%) navigano in rete quotidianamente. La fruizione di internet da parte dei bambini, secondo i loro genitori, e’ pari mediamente a 52 minuti al giorno, tempo che naturalmente aumenta con il crescere dell’eta’, passando da poco piu’ di mezz’ora al giorno tra 6 e 7 anni a circa 1 ora e 30 minuti tra 10 e 13 anni. Il divertimento e la conoscenza sono le motivazioni principali che appassionano i ragazzi al web: giocare (44%) e’ l’attivita’ preferita dai giovani internauti, seguita dalla possibilita’ di reperire informazioni utili per lo studio (40%). Per i figli piu’ grandi la rete diventa, invece, prevalentemente uno strumento di socializzazione: il 58% dei genitori di bambini dai 12 ai 13 anni sostiene che i figli visitano solitamente i siti dei social network e dei motori di ricerca. 6 genitori su 10 (61%), pur consentendo la navigazione su internet, non nascondono tuttavia una forte preoccupazione. La pedofilia (44%), gli incontri pericolosi (39%), la pornografia (35%) e la perdita di contatto con la realta’ (35%) sono i principali motivi di preoccupazione. 8 genitori su 10 (81%) evitano di lasciare da soli i figli durante la navigazione; piu’ di 7 genitori su 10 (72%) impongono dei limiti temporali, che sembrano essere rispettati dai figli, cosi’ come un’altra strategia di sorveglianza adottata e’ la dotazione di sistemi di sicurezza per il computer che filtrano l’accesso ai siti dai contenuti piu’ rischiosi (59%)”. Interessanti i dati sull’abitudine alla lettura tra i bambini italiani: oltre la meta’ degli intervistati (52%) dichiara, infatti, che i figli sono lettori assidui di libri. Quasi 4 genitori su 10 (39%) dichiarano che i propri figli leggono costantemente fumetti, tra cui spopolano le storie dei personaggi Disney (83%), seguite dalle avventure dei supereroi (27%). (AGI) Com/Mav