Cercatori d’oro

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A 22 anni, nel 1994, collaborava con la ‘Gazzetta di Parma’ come cronista: passava le ore sotto casa dei parenti dei morti in incidenti stradali per farsi dare la foto; a 25 anni è autore televisivo per Mediaset nella redazione di ‘Fuego’, dove ha esordito Alessia Marcuzzi; nel 2000 fonda con due amici una società , NeoNetwork che produce contenuti multipiattaforma, per Internet, la tivù, i telefonini, eccetera. La società  si fa strada nel mondo della pubblicità  e dei contenuti multimediali e viene acquisita dal gruppo De Agostini, diventando Zodiak Active, la divisione multimedia di Zodiak Media Group. Oggi ha 160 dipendenti e un fatturato annuo di 30 milioni di euro.   È la storia di Marco Ferrari, ceo di Zodiak Active, che racconta il lavoro di una nuova razza di esploratori: quelli che setacciano i confini della multimedialità  per scovare nuovi territori per l’advertising, trasformare giochi e passatempi virtuali in business, dare lustro ai brand, traghettare il carrozzone dei broadcaster verso nuovi orizzonti.   “Finora”, dice Ferrari, “la fusione fra entertainment e digitale ha prodotto grandi fallimenti, se pilotata a freddo. Vedi la brutta fine che ha fatto Aol-Time Warner: dovevano diventare i padroni del mondo e invece sono sprofondati. Noi dobbiamo fare l’innovazione che monetizza: è la nostra condanna e anche la nostra fortuna”.

L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 414 – febbraio 2011