TV: UE CHIEDE SPIEGAZIONI A ITALIA SU NORME DIRETTIVA E SPOT
BRUXELLES INSODDISFATTA DA 16 PAESI, PROCEDURA PER ALTRI TRE
BRUXELLES
(ANSA) – BRUXELLES, 29 MAR – Bruxelles non è soddisfatta di come viene recepita in Europa la direttiva sulla ‘tv senza frontiere’. La Commissione europea ha inviato una lettera per chiedere chiarimenti a 16 Stati membri, tra i quali l’Italia. Altri tre paesi – Polonia, Portogallo e Slovenia – sono invece soggetti a procedura d’infrazione per non aver ancora recepito la normativa europea che vuole costruire un mercato unico per i servizi audiovisivi (tanto televisivi quanto on-line). La direttiva doveva essere introdotta nelle legislazioni nazionali entro il 19 dicembre 2009. Oltre che all’Italia, i chiarimenti sono stati chiesti a Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Malta, Olanda, Romania, Spagna, Svezia, Slovacchia e Regno Unito. E’ per violazioni a questa direttiva che a suo tempo la Commissione ha messo in discussione la cosiddetta ‘legge-bavaglio’ sui media emanata dal governo ungherese. “Nessuna delle situazioni – ha precisato un portavoce della Commissione – è grave come quella dell’Ungheria”. Tra le precisazioni richieste all’Italia ci sono quelle sugli “obblighi di base previsti dalla Direttiva”, tra i quali – secondo un documento della Commissione – ci sono le regole sull’accessibilità o sugli obblighi di ‘copertura bilanciata’. Domande sono state poste anche sulla pubblicità (tetti, ma anche ‘product placement’, trasmissioni sponsorizzate e televendite), la protezione dei minori, la promozione del lavoro in Europa, la lista degli eventi di massima importanza che devono essere trasmessi in chiaro sui quali si deve poter esercitare il diritto di cronaca, nonché la cooperazione tra authority nazionali. L’Italia è uno degli otto Paesi che hanno già presentato la lista dei grandi eventi, ma Bruxelles “non é d’accordo sul sistema previsto” dalle Autorità italiane. (ANSA).
GLD/ S0A QBXB