TLC: PARISI (FASTWEB), NO SOLUZIONI PREMATURE SU NEUTRALITA’ RETE
(AGI) – Roma, 6 apr. – No a soluzioni normative premature sulla neutralita’ della rete. Lo ha detto l’ad di Fastweb Stefano Parisi nel suo intervento al Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo sviluppo della banda larga e sulla neutralita’ della rete di comunicazione. Descrivendo l’evoluzione del settore delle telecomunicazioni, il manager ha spiegato che, con i nuovi modelli di traffico internet (social network, fruizione di contenuti multimediali di intrattenimento ecc), il valore generato da Internet e’ catturato in misura maggiore da motori di ricerca, social network, aggregatori di contenuti on line e aziende che sviluppano strumenti per accedere a Internet, mentre gli operatori di connettivita’ hanno una profittabilita’ nettamente inferiore a fronte di ingenti investimenti richiesti per assicurare il funzionamento della rete. La situazione, ha spiegato Parisi, diventera’ ancora piu’ esasperata con gli investimenti necessari per la costruzione delle Reti di Nuova Generazione (NGN). Per uscire da questa impasse, ha sottolineato, e’ indispensabile ricorrere a modelli di “gestione del traffico” non discriminatori per mitigare gli effetti della saturazione della rete e garantire che tutti accedano nel modo migliore ai contenuti che cercano. La gestione delle reti, che permette comunque e sempre l’accesso ad Internet per tutti, e’ importante per creare nuovi modelli di business a sostegno degli investimenti. Lo sviluppo di servizi a “qualita’ garantita” e la possibilita’ di utilizzarli per la trasmissione di alcuni contenuti audiovisivi ha notevoli vantaggi: crea una fonte di reddito addizionale per gli operatori, rafforzando la loro capacita’ di investimento sulle reti ed evitando che i costi addizionali siano spalmati in modo indiscriminato su tutti gli utenti; ottimizza la performance della rete; abilita nuovi business model che possono contribuire alla profittabilita’ degli operatori. A tutela della ricchezza di sviluppi e risorse che garantirebbe la gestione delle reti, e’ indispensabile, secondo Parisi, evitare soluzioni normative premature che ingessino l’evoluzione del mercato: l’introduzione per legge di un principio di neutralita’ della rete – inteso come il divieto per gli operatori di rete di gestire ed assegnare diverse priorita’ alle diverse categorie di traffico dati, basato sull’idea infondata che le reti a banda larga siano facilmente espandibili – comporterebbe criticita’ di natura tecnica ed economica i cui costi dovrebbero necessariamente essere ribaltati sugli utenti finali attraverso aumenti generalizzati. Imporre la neutralita’ della rete porterebbe al risultato paradossale di gravare in modo iniquo sulle bollette pagate dagli utenti finali, a prescindere dall’uso che fanno dei servizi a banda larga. (AGI) Rm8