RAI: SLC/CGIL, PRONTI A DISCUTERE PIANO INDUSTRIALE CON NUOVO DG
(AGI) – Roma, 4 mag. – La Slc-Cgil si dice pronta a discutere con il nuovo direttore generale Rai, Lorenza Lei, il Piano industriale 2010-2012. Lo scrive il segretario generale Emilio Miceli in una lettera indirizzata al dg di viale Mazzini. “Mi permetta innanzitutto di farLe i nostri migliori auguri per la nomina a direttore generale della Rai. Non ci sfugge il valore – scrive Miceli – di una soluzione interna al management ed il fatto che sia stata chiamata una donna ad una carica cosi’ prestigiosa. Sono due fatti positivi perche’ una grande azienda come la Rai ha bisogno di valorizzare le proprie intelligenze interne, esaltare la propria autonomia dalla politica che tanta responsabilita’ ha nell’appesantimento dei conti aziendali. Le preannunciamo, a questo proposito, che e’ in corso l’aggiornamento al nostro studio sui bilanci Rai che presentammo nel 2008 sperando possa contribuire ad un dibattito fortemente aderente alle esigenze di risanamento e sviluppo dell’azienda”. “La fase che e’ alle nostre spalle – prosegue la lettera – conclusasi con le dimissioni del dr Masi, e’ stata caratterizzata da un atteggiamento di insipida sufficienza nei confronti delle organizzazioni sindacali e conseguentemente segnata da un clima di tensione culminata con uno sciopero generale fortemente voluto e partecipato dai lavoratori. I motivi sono da ricercarsi in un piano industriale che puntava a ridimensionare l’azienda fino a renderla marginale nel processo di adeguamento delle infrastrutture tecnologiche. Attraverso la cessione di Raiway, asset strategico in una fase dominata dalla moltiplicazione delle infrastrutture tecnologiche che saranno decisive per il successo delle iniziative e dei prodotti editoriali, si rischia di sottrarre alla Rai il governo dell’innovazione del processo tecnologico”. E’ proprio su questo terreno – sottolinea Miceli – che “l’azienda arretra nei confronti dei suoi concorrenti, che al contrario continuano ad investire nelle reti, rischiando di perdere velocita’ nel mercato della emittenza televisiva”. La Rai, in questi anni “e’ stata anche l’azienda, leader negli ascolti, che ci ha regalato momenti alti di buona televisione grazie al patrimonio intellettuale e professionale di cui dispone. Giornalisti, lavoratori e manager, difendendo la propria professionalita’, l’hanno comunque messa al riparo dai guasti dell’occupazione della politica e dall’aggressione dei concorrenti. Ecco, esistono energie intellettuali e competenze invidiabili che aspettano di trovare riferimenti solidi per mantenere alta la centralita’ dell’azienda nel mercato televisivo e nel Paese”. Miceli conclude “Noi, il sindacato, faremo la nostra parte fino in fondo e siamo pronti, dunque, a discutere di un nuovo piano industriale e dello sviluppo tecnologico dell’azienda, delle opportunita’ da cogliere, delle inerzie da superare”. (AGI) Vic