Rcs: addio a governance barocca

Condividi

13 May 2011 08:44 CEDT Rcs: addio a governance barocca (MF)

MILANO (MF-DJ)–Quella governance “un po’ barocca, ma perfettibile”, come l’aveva definita il secondo azionista (con l’11%) di Rcs Mediagroup, Giuseppe Rotelli, sara’ presto semplificata.

La casa editrice di via Rizzoli, si legge in un articolo di MF, ha infatti deciso di avviare una robusta rivisitazione della struttura societaria che portera’ alla fusione per incorporazione nella capogruppo quotata di tutte le principali societa’ controllate nazionali. Il piano dovrebbe prevedere che vengano inglobate nella holding la Quotidiani, la Periodici, la Libri e la Pubblicita’. Cio’ comportera’ anzitutto un significativo taglio dei costi ma, soprattutto, l’ennesima rivisitazione dei pesi e delle forze in campo tra soci pattisti e soci ancora fuori dal sindacato di blocco (lo stesso Rotelli, il gruppo Benetton col 5,1% e il gruppo Toti col 5%) che sommano il 21% del capitale. La ristrutturazione, approvata ieri all’unanimita’ dal Cda che ha anche licenziato i conti del primo trimestre, segnera’ un ritorno al passato con i rappresentanti dei soci forti nel Cda della capogruppo quotata, oggi composto da 22 membri con una buona rappresentanza (in numero di 6) della cosiddetta societa’ civile. Il piano, tuttora in fase di elaborazione tanto che il perimetro esatto dell’intervento non e’ stato ancora tracciato, dovrebbe contemplare un cda composto da una ventina di consiglieri: gli esponenti dei 13 pattisti, quelli dei tre azionisti fuori dal sindacato, il presidente, l’amministratore delegato e almeno due o tre poltrone destinate agli indipendenti. red/lab

(END) Dow Jones Newswires

May 13, 2011 02:44 ET (06:44 GMT)

Copyright (c) 2011 MF-Dow Jones News Srl.