Pubblicità  sui media – Marzo 2011

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Nielsen Media Research: gli investimenti pubblicitari rilevati nel mese di marzo 2011 e la tabella con gli investimenti per mezzo.

Nielsen pubblicità  sui media marzo 2011 (.xls)

Il commento di Nielsen MR

Advertising in calo nel primo trimestre 2011. Gli investimenti crescono solo su internet, emittenti digitali e direct mail.

Il mercato

Il 2011 comincia con un segno negativo per il mercato pubblicitario italiano. La ripresa
ancora lenta in molti paesi europei, l’inflazione che importiamo dai paesi emergenti e che
riguarda specialmente i beni alimentari, l’indice di fiducia e i consumi bassi, sono i fattori
principali che hanno caratterizzato, in negativo, il primo trimestre che chiude con un calo
complessivo del -3,2%.

Nella restante parte dell’anno la situazione dovrebbe leggermente migliorare grazie anche
alla crescente diffusione delle emittenti televisive digitali, che stanno ottenendo ottimi
risultati in termini di raccolta pubblicitaria.

Tornando al primo trimestre del 2011, le variazioni sono negative per quasi tutti i mezzi ad
eccezione di internet (+14,9%) e direct mail (+1,0%) che proseguono sulla scia positiva
del 2010 e delle emittenti trasmesse in digitale terrestre. A livello di settori, si fa sentire il
calo degli investimenti da parte delle aziende del largo consumo che avevano sostenuto la
ripresa nel 2010 ed in particolare di alimentari (-10,0%) e bevande (-12,3%).

I mezzi

La televisione, considerando anche i marchi sky e fox e le tv digitali rilevate da Nielsen,
chiude il primo trimestre con un calo del -2,9%, con una raccolta complessiva di poco
superiore a 1,2 miliardi di euro. Continua a soffrire la stampa, ma a differenza dello
scorso anno, nel primo trimestre il calo penalizza più i quotidiani (-4,6%) che i periodici (-
2,1%). In calo anche la radio (-5,0%) mentre aumentano gli investimenti pubblicitari su
internet (+14,9%) e direct mail (+1,0%). Infine variazioni particolarmente negative per tutta
l’esterna in questo primo scorcio dell’anno (-25,1%).

I settori

Come detto è il largo consumo il macro settore che ha diminuito maggiormente la spesa
pubblicitaria in questi mesi. Da una parte il confronto con un 2010 particolarmente positivo,
dall’altra gli aumenti di grano e alimentari di base, hanno indotto le aziende a ridurre i
budget almeno nella prima parte dell’anno. Forte contrazione anche per le aziende del
settore finanza e assicurazioni (-25,0%) e delle telecomunicazioni (-6,7%), mentre tra i
settori principali crescono solo automobili (+6,9%) e abbigliamento (+1,2%).

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