GIULIANO FERRARA ‘BOCCIA’ PREMIER IN TV; SALLUSTI LO DIFENDE

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GIULIANO FERRARA ‘BOCCIA’ PREMIER IN TV; SALLUSTI LO DIFENDE
DIRETTORE FOGLIO SU’IL GIORNALE’, DISCORSO DA BETTOLA STRAPAESANA
ROMA
(ANSA) – ROMA, 22 MAG – “Va bene che Enzo Biagi faceva i suoi show elettorali con Benigni per bastonare il Cavaliere sotto elezioni quando era capo dell’opposizione, ma quale esperto di marketing politico ha suggerito al premier di presentarsi in tutti i tg come un propagandista, di diminuire la sua autorità  e credibilità  di presidente del Consiglio e di leader del partito di maggioranza relativa di una grande nazione occidentale con discorsi da bettola strapaesana?”. Così Giuliano Ferrara, in un’editoriale sulla prima pagina del Giornale critica le interviste rilasciate da Berlusconi sui tg di Rai e Mediaset. “Chiunque conosca Berlusconi e la storia del berlusconismo- scrive ancora il direttore del Foglio – sa quel che manca a questo punto della parabola: mancano la sicurezza di sé, un minimo di ottimismo, la capacità  originaria di sfidare le convenzioni (…) manca il Berlusconi ilare e sapido che disintegra ogni forma di conformismo. Vedo in questa deriva – conclude – la vittoria dell’avversario di tutti questi anni e di quelle più incarognito e miserabile. Farsi simili alla caricatura di te è il peggiore errore politico per un leader politico”. Le argomentazioni di Giuliano Ferrara vengono ‘bocciate’ dal direttore del quotidiano Alessandro Sallusti che, sempre sulla prima pagina del Giornale, spiega perché Berlusconi “ha fatto bene” ad andare in televisione: “Le analisi di Ferrara non sono mai banali – scrive – di quella che pubblichiamo oggi mi lasciano perplesso un paio di cose. Per esempio che Berlusconi agisca su consiglio di qualcuno”. “A me sembra che Berlusconi da sempre ascolti tutti, ma poi decida di testa sua. Se Berlusconi ha deciso di continuare la campagna elettorale sulla linea dura è dunque solo farina del suo sacco, (…) prendiamo le contestate apparizioni dell’altra sera. Eccessive? Forse. Di certo – scrive il direttore del Giornale – l’opposizione non ha di queste necessità  avendo gratuitamente spazi enormi. Gli spot di Bersani e Pisapia si chiamano Ballarò, Annozero e Che tempo che fa”. (ANSA).
IRA/ S0A QBXB