(AGI) – Roma, 14 giu. – L’Agcom sollecita da tempo una riforma per la Rai e oggi nella relazione annuale al Parlamento l’ha ribadito il presidente Corrado Calabro’ attraverso l’inserimento di alcune note a pie’di pagine della relazione. Per Calabro’, gli elementi di base della riforma dovrebbero portare ad un sistema di governance duale, separando la funzione di servizio pubblico della Rai da quella piu’ a vocazione commerciale. Ma questa – sottolinea il presidente dell’Agcom – “e’ una riforma scomoda che non piace ai partiti che albergano nell’azienda e che non piace ai concorrenti che mal vedono una Rai piu’ competitiva”. Nelle note si parla ovviamente anche del tema caldo rappresentato dall’evasione del canone di abbonamento, e Calabro’ ricorda che nella relazione sulla gestione finanziaria della Rai per gli esercizi 2008 e 2009, la Corte dei Conti ha sottolineato che la piu’ cospicua fonte di finanziamento della Rai e’ notevolmente compromessa dalle crescenti dimensioni dell’evasione, ‘che si attesta – dice la Corte dei Conti -, per il canone ordinario, intorno al 26,5 per cento (stima a fine 2009), con un mancato introito per l’azienda di oltre 500 milioni di euro’.