GIORNALISTI: INCONTRO CGIL-FNSI,PRECARIATO E LAVORO AUTONOMO

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GIORNALISTI: INCONTRO CGIL-FNSI,PRECARIATO E LAVORO AUTONOMO
IMPEGNO PER AZIONI COMUNI E SENSIBILIZZAZIONE OPINIONE PUBBLICHE
ROMA
(ANSA) – ROMA, 15 GIU – “Una delegazione della Federazione nazionale della stampa, composta dal segretario generale e dal presidente, Franco Siddi e Roberto Natale, dal presidente della Commissione lavoro autonomo, Enrico Ferri e dal direttore, Giancarlo Tartaglia, si è incontrata nella sede della Cgil nazionale con Fulvio Fammoni, segretario confederale della organizzazione di Corso d’Italia. Al centro della discussione il drammatico tema del lavoro precario in generale e di quello giornalistico in particolare”. Lo annuncia la Fnsi in una nota. “Le due organizzazioni, pur portatrici di specifici punti di vista, hanno individuato molti punti di contatto – spiega la nota – utili al raggiungimento di azioni comuni sia in campo parlamentare sia per azioni di contrasto per un fenomeno diventato sempre più dilagante e che ormai coinvolge la quasi totalità  delle nuove generazioni. Il segretario Siddi ha ricordato come la battaglia del sindacato dei giornalisti da anni è incentrata sulla difesa del lavoro precario e della dignità  del lavoro autonomo impegnando anche il fronte degli editori ad una soluzione condivisa del problema del lavoro atipico. Un fenomeno, hanno sottolineato i rappresentati della Fnsi, che può mettere in discussione lo stesso diritto dei cittadini ad avere una informazione corretta e plurale per la cui soluzione servono azioni pubbliche e interventi legislativi appropriati in materia di retribuzione e di welfare”. “Da parte sua il segretario confederale Fulvio Fammoni, nel ricordare lo sforzo della sua organizzazione nella tutela di tutte le forme di precariato, ha condiviso le preoccupazioni del sindacato dei giornalisti – si legge ancora – ed ha tracciato almeno quattro punti di intervento: la diminuzione delle forme di precarietà , la definizione di un costo superiore del lavoro precario rispetto a quello standard e di parità  salariale per le stesse attività  di lavoro, salario minimo, l’estensione dei diritti sindacali e sociali e un intervento del sistema previdenziale a tutela delle categorie di lavoratori precari e più disagiati. Fammoni si è detto, inoltre, disponibile a collaborare fattivamente per trovare soluzioni condivise e ad iniziative di sensibilizzazioni dell’opinione pubblica su questi temi”. (ANSA).
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