AUDIRADIO: MONTEFUSCO, BASTA VETI E PRIVILEGI

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AUDIRADIO: MONTEFUSCO, BASTA VETI E PRIVILEGI
PRESIDENTE RADIO NAZIONALI ASSOCIATE SU PARALISI RILEVAMENTI
ROMA
(ANSA) – ROMA, 23 GIU – “L’ assenza di dati d’ascolto ha generato una preoccupante incertezza nell’ intero comparto della radiofonia in Italia. La raccolta pubblicitaria nella prima parte dell’ anno è in sofferenza”. Sulla paralisi dei rilevamenti degli ascolti interviene il Presidente di Radio Nazionali Associate Eduardo Montefusco che dopo la mancata approvazione del bilancio della Società  Audiradio, dice: “E’ bloccata da veti e privilegi. Nonostante la richiesta di UPA, Assocomunicazioni e Unicom di rendere disponibili almeno i dati Cati 2010, basati su interviste telefoniche; nonostante l’insistenza degli editori, che hanno sostenuto costi ingenti per la ricerca e si sono attivati in tutte le sedi per sollecitare una revisione ed una semplificazione della gestione della società , e nonostante l’istruttoria da parte di Agcom sulle rilevazioni, i dati non sono stati comunque pubblicati”. Per Montefusco, “Una chiara responsabilità  nell’epilogo di questa vicenda è da ascriversi principalmente ai comportamenti del socio Rai, che ha opposto sia il veto alla consegna dei dati Cati 2010, sia il veto alla immediata realizzazione della ricerca 2011 secondo un sistema integrato condiviso da una vasta maggioranza di soci di Audiradio”. “La posizione delle emittenti commerciali – prosegue – risulta pregiudicata. Traggono il proprio finanziamento esclusivamente dalla raccolta pubblicitaria, al contrario di Rai, che può contare sull’apporto finanziario proveniente dal canone radiotelevisivo, in aggiunta a limitate risorse pubblicitarie”. Montefusco rivolge inoltre un augurio alla radio italiana, “quello di uscire da questa fase di empasse, perché il nostro comparto ha le capacità , le possibilità  intellettuali e finanziarie per reagire, anche, in questo difficile momento. Esistono i presupposti per trovare una comunione d’intenti con il contributo di tutti e per realizzare una nuova ricerca basata su criteri di modernità  e trasparenza. Senza privilegi e condizionamenti per nessuno”. (ANSA).
MV/ S0B QBXB