Tlc: ostacoli su nuova banda larga (MF)

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MILANO (MF-DJ)–Banda larga, risorse strette. O, meglio, al lumicino, visto che lo Stato stenta a trovarle, salvo rivolgersi all’ex monopolista delle tlc. E’ questo il commento che, come scrive MF, si ricava lontano dai riflettori e dalle dichiarazioni ufficiali tra i big della telefonia e le autorita’ di controllo a due giorni dalla presentazione del piano Ngn agli operatori da parte del ministero dello Sviluppo Economico. Se Telecom I. per ora tace (ma sono ben note le riserve espresse dal presidente Franco Bernabe’ sul metodo di lavoro impostato dal governo per far partire il progetto per la nuova fibra in Italia a 100 mega), le prime reazioni che si riscontrano presso l’Agcom sono di cauta soddisfazione. Con qualche perplessita’. Le tre paginette messe insieme dagli uomini guidati dal capo dipartimento Roberto Sambuco non chiariscono chi dovra’ stabilire i prezzi del nuovo servizio. Nel fissare il futuro probabile canone mensile wholesale della fibra (e’ ipotizzato nella misura di 9,28 euro piu’ 2 euro di mark up flat durante il periodo di realizzazione dell’infrastruttura) si prevede anche la scansione del prezzo per gli utenti “a partire dal 2013 a un tasso costante di inflazione pari al 2%”.