“Ho passato la mia vita credendo alla storiella che il giornalismo anglosassone fosse più forte del nostro, e inattaccabile”, dice Umberto Brindani, direttore di Oggi. E ci racconta quando è stato lui a far scandalizzare la stampa inglese pubblicando su Chi le immagini di Lady Diana agonizzante, e il Daily Mail ha pubblicato una sua foto con il titolo ‘Ecco il direttore psicopatico”. “Lo sa cosa mi fa più schifo?”. No, me lo dica lei. “Il giornalismo dei portoni. Era la specialità di Fabrizio Corona, ma non solo. Viene un fotografo e ti fa vedere lo scatto di un portone: vedi? È quello di casa di Tizia. Poi ti fa vedere Tizia che entra in casa, alla luce del tramonto o al buio. Poi un’altra foto dove c’è Tizio che entra a sua volta, e infine altri due scatti dove Tizia e Tizio, di giorno, escono sempre da quel portone. Ed è fatta: i due hanno trascorso insieme una notte di passione”. Per essere uno dei più sperimentati giornalisti italiani del settore (è direttore di Oggi, in precedenza ha guidato Gente, Chi, Tv Sorrisi e Canzoni dopo una lunga carriera a Panorama), Umberto Brindani, 53 anni, non va troppo per il sottile con il gossip made in Italy. E qui racconta che ne pensa di News of the World, del tracollo inglese di Murdoch, dei giornalisti che spiano e di quelli che vengono spiati. Giungendo alla conclusione che il giornalismo italiano, quello ‘serio’ come quello ‘popolare’, non è poi così male.
L’articolo integrale è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 419 – luglio/agosto 2011