Boom dell’editoria per ragazzi secondo l’associazione italiana editori

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(ANSA) – MOSCA, 9 SET – I nuovi lettori italiani? I teenager. Lo sostiene Pierdomenico Baccalario, uno dei più popolari autori per ragazzi, e lo conferma il direttore dell’associazione italiana editori Alfieri Lorenzon, che parla di un vero e proprio ‘boom’ dell’editoria di settore, anche nell’export. Harry Potter, quindi, è solo lo specchio di un più generale successo dei libri per i ragazzi anche in Italia, confermano entrambi parlando con l’ANSA durante la Fiera del libro di Mosca, dove l’Italia è ospite d’onore con 45 case editrici e 17 autori nell’anno incrociato della cultura tra il nostro paese e la Russia. Promotrice dell’iniziativa, la presidenza del consiglio dei ministri, con l’ambasciata e l’istituto italiano di cultura a Mosca, sponsor l’Eni. “E’ un fenomeno degli ultimi anni, che si spiega con i costi di investimento iniziale relativamente bassi, una nuova capacità  di fare gioco di squadra, una creatività  diffusa e un pubblico sempre più dinamico e curioso, che segue i suoi guru su Facebook e si crea da solo le sue mode”, spiega Baccalario. “La cosa più interessante è che ormai vendiamo molto anche all’estero”, prosegue lo scrittore, tradotto in 23 Paesi, compresa la Russia. “In Europa siamo competitivi come Germania, Francia e Spagna, in Asia Cina e Corea ci comprano intere serie, idem il Brasile”, aggiunge. “Evidentemente riusciamo a trasmettere anche nei libri quell’Italian style che ci rende attraenti nel mondo”, sottolinea. Il problema, a suo avviso, “é che ci si deve sforzare di capire meglio i giovani e perché possano essere catturati più da un libro che da un dvd: una ragazza mi ha raccontato che quando dice al padre di essersi innamorata in un libro di un vampiro, di uno straniero o di qualcosa di strano il genitore reagisce sempre come fosse un problema”. Pura evasione o valori? “I grande potere della letteratura per ragazzi è infondere coraggio, entusiasmo, camuffare e proporre valori positivi ad una generazione che ora sembra riprendersi dalla sbornia tecnologica”, sostiene. “L’editoria per ragazzi è uno dei pochi segmenti in crescita, anche nel mercato interno, e il primo esempio di internazionalizzazione del settore”, gli fa eco Lorenzon. “Negli ultimi dieci anni abbiamo invertito la bilancia nella compravendita dei diritti, ora ne esportiamo più di 1600 e abbiamo un saldo positivo di oltre 300 titoli”, prosegue. E se l’Europa resta il nostro maggiore acquirente (con una quota del 65% e un incremento del 18%), l’Asia è già  diventato il
secondo mercato (21%) con una crescita dell’101%. La Russia, precisa Lorenzon, “per la nostra editoria nel suo complesso è un mercato con grosse potenzialità , non ancora esplorato in modo sistematico: l’obiettivo della nostra presenza è proprio quello di stringere accordi con gli editori russi per un salto nella reciproca conoscenza e collaborazione”.