– Best Global Brands 2011 – Classifica (.pdf)
– Best Global Brands 2011 – Report (.zip)
Milano, 4 ottobre 2011 – Per il dodicesimo anno consecutivo Coca-Cola (valore del brand: circa 71,8 miliardi di dollari) conquista il vertice della Best Global Brands, la classifica dei cento brand globali a maggiore valore economico stilata ogni anno da Interbrand, brand consultancy a livello internazionale. Apple, con una straordinaria crescita in valore del 58%, entra per la prima volta tra i primi 10 brand in classifica con un valore pari a circa 33,5 miliardi di dollari.
La classifica Best Global Brands viene stilata annualmente da Interbrand e si basa su una metodologia certificata Iso che analizza tre aspetti fondamentali:
– la performance economica dei prodotti o servizi che il brand contraddistingue
– il ruolo del brand nel processo di decisione d’acquisto
– la forza del brand nel continuare a generare margini per l’azienda
Best Global Brands 2011: le principali evidenze
L’instabilità dei mercati e il clima di incertezza che anno caratterizzato il 2011 hanno spinto i brand ad adattarsi a una nuova realtà . “L’incertezza è il nuovo status quo: oggi i brand devono necessariamente essere veloci e agili,” afferma Jez Frampton, global chief executive officer di Interbrand. “Coerenza, rilevanza e impegno sono indispensabili per ogni brand che voglia stare al passo in un mondo che cambia così rapidamente.”
“Il brand è uno dei più potenti catalizzatori di cambiamento, sia sul mercato, sia all’interno delle organizzazioni” osserva Manfredi Ricca, managing director della sede italiana di Interbrand, “È attraverso il brand che si crea valore in un paradigma in cui l’unica certezza è l’incertezza.”
I Top 100 Best Global Brands di quest’anno hanno dimostrato, nonostante l’imprevedibilità del panorama economico, di poter essere flessibili, di sapersi evolvere e innovare continuamente per andare incontro alle nuove esigenze. “E’ perfezionando le proprie strategie nell’area digital e rafforzando la presenza sui social network che i brand a più alto valore economico stanno creando un più alto grado di interesse e coinvolgimento da parte del consumatore. Questi brand hanno colto l’opportunità di offrire esperienze intense e più individualizzate, accrescendo il valore creato per i propri clienti e partner e la loro fedeltà di lungo termine,” continua Frampton.
Nel corso dell’anno, i brand tecnologici hanno continuato a essere protagonisti di Best Global Brands. Ben sette dei 10 top brand (Ibm, Microsoft, Google, Ge, Intel, Apple and Hewlett-Packard), quattro dei cinque con la migliore performance di crescita (Apple, Amazon.com, Google and Samsung) e uno dei nuovi ingressi nella classifica dei Best Global Brands (Htc, produttore di apparecchi per la telefonia mobile con sede a Taiwan) provengono dall’ambito tecnologico.
Quest’ultimo anno è stato caratterizzato anche da una crescita considerevole dell’industria automobilistica, dovuta soprattutto a un miglioramento dei mercati europei, alla rinascita dell’industria automobilistica statunitense e alla forte domanda di automobili proveniente dalla Cina.
Tutti i brand nel settore del lusso che compaiono nella classifica di Interbrand sono stati in grado di accrescere il proprio valore trovando nel 2011 un delicato equilibrio: hanno fatto leva sull’essere icone di status e, allo stesso tempo, hanno coinvolto il consumatore creando esperienze uniche e memorabili.
Lento è, invece, il cammino dei servizi finanziari verso la ripresa. In seguito alla crisi economica del 2008, alcuni brand finanziari hanno dovuto continuare a lottare. Brand bancari di origine statunitense, come Goldman Sachs (n. 38), Citi (n. 42) e Morgan Stanley (n. 54), hanno registrato un leggero declino del valore del proprio brand. Alcuni istituti finanziari europei, invece, hanno visto crescere il proprio valore di oltre il 5% nell’ultimo anno. Allianz (n. 67), Barclays (n.79), il gigante finanziario spagnolo Santander (n. 68) e la svizzera Zurich (n. 94) hanno segnato crescite. Per queste organizzazioni la sfida è quella di riconquistare la fiducia dei propri clienti e ristabilire una solida etica aziendale.
L’Italia è nuovamente rappresentata dal brand del settore lusso. Portabandiera del tricolore sono Gucci (n.39, 8,7 miliardi di $, + 5%), Armani (n.93, 3,79 miliardi di $, + 10%) e Ferrari (n.99, 3,59 miliardi di $, +1), brand automotive ma di chiara appartenenza al mondo del lusso.
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