In Italia non c’è più certezza del diritto
Roma, 7 ott. (TMNews) – Era doveroso firmare l’esposto per la sentenza d’appello sul Lodo Mondadori che ha visto la Fininvest condannata al maxi risarcimento per Cir. Lo scrive Marina Berlusconi sulla stampa, rispondendo a quanto scritto sullo stesso quotidiano dal giurista Carlo Federico Grosso. “Le sentenze le rispettiamo, e l’assegno di 564 milioni per la Cir di De Benedetti è stato regolarmente firmato. I nostri avvocati si accingono a depositare il ricorso in Cassazione. Però mi pare un sacrosanto diritto di utilizzare tutti gli strumenti che le norme mettono a disposizione per denunciare pubblicamente un verdetto che assume sempre più i contorni di un clamoroso esproprio”, scrive la Presidente di Fininvest. Perché “è vero che la sentenza della Cassazione del 2007 dice esattamente l’opposto di quanto le fa dire la Corte d’Appello di Milano nella sentenza che condanna la Finivest a risarcire la Cir di Carlo De Benedetti con 564 milioni di euro?” Dunque l’esposto era “un dovere, nei confronti della nostra storia imprenditoriale costruita sul lavoro, sul coraggio, sul talento di mio padre”, ma c’è anche una significato che tocca “i fondamenti stessi della democrazia” perché “in questo Paese la certezza del diritto non c’è più”.