(AGI) – Roma, 11 ott. – La Rai “raccolga la sfida”, acquisisca i diritti e mandi in onda ‘Comizi d’amore’, il futuro programma di Michele Santoro (multipiattaforma che partira’ il 3 novembre, ndr) su una delle sue reti. E’ l’auspicio di Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai, secondo cui cosi’ facendo non si tradirebbe il ruolo di servizio pubblico, ovvero se la Rai stessa “vuole riconquistare credibilita’ presso tutti coloro che pagano il canone e che si sono visti privati di una trasmissione di successo”. Il consigliere si riferisce ad ‘Annozero’, programma finito nel momento in cui Santoro ha chiesto la risoluzione del rapporto di lavoro con l’azienda di viale Mazzini, risoluzione che poi e’ stata consensuale. “Quella di Michele Santoro non si annuncia come una normale trasmissione televisiva – dice Rizzo Nervo – ma come un evento, un nuovo modello di produzione e di diffusione multipiattaforma che irrompe in un sistema e in un mercato ancora chiusi, nonostante la moltiplicazione dei canali dovuta al digitale terrestre, perche’ pesantemente condizionati dal conflitto di interessi”. Il consigliere di area Pd ribadisce la propria convinzione che l’uscita di Santoro e’ stato un “suicidio aziendale” e lui ha fatto “tutto quello che era nelle possibilita’ di un consigliere di amministrazione affinche’ l’accordo non venisse sottoscritto”. Adesso ci sarebbe l’occasione per l’azienda di “dimostrare di aver agito in autonomia e non per conto terzi”. (AGI)