UE: NUOVE REGOLE VENDITE ONLINE, ASSOCONSUMATORI SCETTICHE

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PER REDING STIMOLERA’ MERCATO, MA SI TEME ‘CONFUSIONE’

(ANSA) – BRUXELLES, 11 OTT – Le vendite transfrontaliere online languono in Europa, solo 7 consumatori su 100 si fidano (mentre il 33% si affida alla rete per acquisti nazionali) e solo un’azienda su 10 riesce a vendere su internet al di là  delle frontiere. Per il mercato unico è una potenziale perdita pari a 26 miliardi di euro all’anno. Convinta che a frenare il commercio nei negozi virtuali per i 500 milioni di cittadini europei sia il puzzle di 27 diverse regole nazionali per la protezione dei consumatori (dai tempi del diritto di recessione ai costi ed alle commissioni nascoste), la Commissaria europea per la giustizia Viviane Reding ha lanciato la proposta di un diritto europeo comune di vendita che affianchi, senza sostituirli, i singoli diritti nazionali. Ma l’associazione europea delle Unioni consumatori (Beuc) ha espresso le sue perplessità , contestando il meccanismo di legislazione opzionale ideato dalla Reding. Secondo la Beuc infatti a frenare il commercio internazionale online non sono le norme giuridiche di protezione dei consumatori, ma questioni pratiche come la paura di frodi o timori sulle consegne. Inoltre la Beuc afferma che per il 79% dei commercianti un diritto uniforme non darebbe cambiamenti significativi. Secondo la Commissaria, un codice di vendita europeo permetterebbe invece di creare un “marchio di qualità ” grazie a norme europee che sarebbero valide in tutti i 27 paesi in opzionale alternativa ai singoli codici nazionali. Secondo la Direttiva proposta da Reding i consumatori avrebbero benefici come: eliminazione dei costi-trappola per servizi presentati come gratis ed in realtà  automaticamente caricati sulle bollette telefoniche; presentazione dei prezzi al netto, senza commissioni aggiunte in caratteri microscopici; divieto di presentare opzioni autocaricate (tipica quella dell’assicurazione per i biglietti aerei low cost); uniforme diritto di recesso per 14 giorni; garanzia di rimborso entro 14 giorni dal recesso; eliminazione dei sovrapprezzi per acquisti con carta di credito. (ANSA)