EDITORIA: AIE, LEGGERA CRESCITA LIBRO STAMPATO MA ESPLODE EBOOK

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(AGI) – Francoforte, 12 ott. – Leggera ripresa del settore librario in Italia (+0,3%), dopo due anni consecutivi di flessione, ma esplosione in termini di titoli e di fatturato del comparto ebook, ancora inesistente nel 2009. E’ questo il quadro presentato oggi alla Fiera del Libro di Francoforte dall’Associazione Italiana Editori (Aie), dal quale emerge che i titoli su ebook sono passati dai 1.619 del gennaio 2010 ai 6.950 del dicembre scorso, con un aumento del 329%, per un fatturato complessivo di 1,5 milioni di euro, che a fine 2011 dovrebbe attestarsi tra i 3 ed i 4 milioni di euro. Tutto il mercato digitale pesa invece per il 9,9% di quello complessivo. Il fatturato globale del mercato librario italiano ha toccato i 3,4 miliardi di euro nel 2010. Si tratta di un comparto sempre debole, che dopo la crisi del 2009 (-4,3%) torna a crescere dello 0,3% sull’anno precedente, per un fatturato complessivo di 3.417 milioni di euro a prezzo di copertina. Quanto ai canali di vendita, si consolida il trade (+4,2%), con in testa la libreria tradizionale (+2,6%) ed il boom delle librerie online (+24,5%). Continua la crescita dei canali trade di libreria, grande distribuzione organizzata (GdO), librerie online ed edicola, che registrano nel 2010 un +4,2%, confermando il dato (+3,5%) del 2009. Tiene bene anche la libreria, che continua ad essere il canale d’acquisto privilegiato per i libri (rappresenta il 51% del mercato) e che vale 1,1 miliardi di euro, in crescita del 2,6%. Diminuisce del 2,8% il peso della libreria a conduzione familiare, mentre sale del 2,9% quello delle librerie di catena, confermando un trend in atto gia’ dallo scorso anno. Crescono, con il maggior tasso in assoluto, le vendite online (+25%), non solo per l’ingresso di nuovi operatori (laFeltrinelli.it a fine 2009, Amazon.it a fine 2010) o per le politiche di promozione, ma soprattutto per cambiamenti nei comportamenti d’acquisto da parte del pubblico. Cresce anche la lettura in Italia, poiche’ nel 2010 sono stati 26,4 milioni gli italiani che hanno letto almeno un libro all’anno, 968 mila in piu’ dell’anno precedente, anche se la composizione dei lettori rimane sempre la stessa. Poco meno della meta’ (il 44,3%) legge fino a tre libri all’anno, solo il 15,1% ne legge uno al mese (con una leggera decrescita rispetto al 2009), mentre le fasce infantili e giovanili di popolazione sono i lettori piu’ forti rispetto alla media. Aumenta del 6,2% il numero dei lettori tra i 6-10 anni (in questa fascia dichiara di leggere almeno un libro non scolastico negli ultimi 12 mesi il 58,4%). Legge poi il 65,4% degli 11-14enni ed il 59,1% dei 15-19enni. Per il terzo anno consecutivo il numero di titoli pubblicati e le copie stampate e immesse nei canali di vendita fanno registrare un segno negativo. Calano i titoli (a quota 57 mila), le novita’ (122 milioni) e le copie (208 milioni). Quello che poteva ancora apparire come un fenomeno congiunturale inizia ormai a configurarsi come un dato strutturale dell’editoria italiana. Al calo nel numero di titoli (dai 58.829 del 2009 ai 57.558 del 2010), corrisponde anche un calo delle copie stampate e immesse nei canali di vendita (si e’ passati dai 213milioni del 2009 ai 208milioni del 2010; 122 milioni, il 59%, sono prime edizioni). (AGI)