(ANSA) – ROMA, 20 OTT – Il cda della Rai, secondo quanto si apprende, ha dato il via libera unanime ad una diffida al ministero dello Sviluppo Economico per il pagamento di circa un miliardo e trecento milioni di euro che costituisce la differenza tra quanto incassato dal canone e quanto speso per prodotti di servizio pubblico tra il 2004 e il 2010. Il dg ha chiesto la presa d’atto del cda della lettera per il recupero dei corrispettivi dovuti in base alla legge vigente. I consiglieri hanno dato il loro via libera all’unanimità . Sulla base dei dati certificati di contabilità separata dal 2005, risulterebbe dovuta una somma di vicina al miliardo e trecento milioni di euro. Secondo gli amministratori Rai, il ministero avrebbe assicurare copertura per legge gli obblighi di servizi pubblico, finanziati di fatto anche da fonti extra-canone. (ANSA).